Dopo l'occupazione tedesca di Roma entrò in clandestinità sotto il falso nome di Mario Alberti e s'impegnò a preparare la rinascita del sindacato unitario italiano, nel dialogo con Giuseppe Di Vittorio e Achille Grandi: fu tra i principali protagonisti della stesura del cosiddetto Patto di Roma che portò alla costituzione della C.G.I.d.L. unitaria. Fu ucciso dai tedeschi a La Storta, il 4 giugno 1944.
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