Dal 1870 si dedica assiduamente al collezionismo di monete romane, pubblicando in collaborazione con il fratello Ercole alcuni opuscoli dedicati alla classificazione della sua raccolta. D'accordo con il fratello decise di occuparsi di monete romane, lasciandogli il mondo delle monete medievali italiane. Fondò, assieme al fratello ed altri appassionati, la Rivista italiana di numismatica, diretta inizialmente da Solone Ambrosoli e in seguito da lui e dal fratello Ercole. Alla sua morte la collezione numismatica contava circa 20.000 pezzi e nel 1923 fu acquisita dallo Stato per il Museo Nazionale Romano nella sede di palazzo Massimo alle Terme.
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