Il fatto avvenne in via Portuense dove Carlo Renzaglia, dalla sua auto mentre si recava in servizio, già in uniforme, vedeva un furgone Fiat sospetto che era passato con il rosso e gli intimava di fermarsi chiedendogli i documenti, ma il conducente gli sparava numerosi colpi di arma da fuoco con una pistola calibro 765 parabellum ferendolo in maniera grave a braccia, gambe, arteria femorale e petto. L'autista era Raffaele Piccinino dei NAP (Nuclei Armati Proletari - Piccinino già autore anche dell'attentato al Questore Noce dove morì un poliziotto della scorta, condannato all'ergastolo e a 22 anni di carcere) e a bordo del veicolo c'era un'altra donna, altra nota esponente dei NAP.
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