Il 4 giugno 1944 Roma viene liberata dagli Americani. Il primo direttore dopo la Liberazione è Tomaso Smith, personaggio non compromesso col regime. Malgrado ciò il 9 giugno le autorità vietano Il Messaggero, insieme a molti altri quotidiani, «per la passata attività» di fiancheggiamento della Repubblica Sociale Italiana e dell'occupante tedesco, oltre che per ridurre il grande consumo di carta.
Il giornale torna in edicola il 21 aprile (Natale di Roma) del 1946 con il nuovo nome di Messaggero di Roma.
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