Aeroporto, 1,5 milioni di bagagli al mese: istruzioni per l'uso

Aeroporto, 1,5 milioni di bagagli al mese: istruzioni per l'uso
di Mauro Evangelisti
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Giovedì 7 Settembre 2017, 14:14
Quanti bagagli vengono gestiti per le partenze degli aerei di un grande scalo come Fiumicino? In media ventimila al giorno. Prendendo come riferimento l'estate, periodo di intenso traffico aereo, nel mese di giugno se fa il totale tra transiti, arrivi e partenze i bagagli gestiti sono stati 1.250.000, a luglio 1.487.000, ad agosto 1.553.000. E se cinque anni fa il Leonardo da Vinci ha dovuto affrontare cicliche situazioni di sofferenza nella restituzione delle valigie, con il nuovo sistema attivato un paio di anni fa il servizio è oggettivamente migliorato, rendendo Fiumicino più celere di altri aeroporti europei nella restituzione della valigia. Avere anche ridotto da cinque a tre le società di handling, con obiettivi di performance più stringenti e controlli più efficaci, sembra avere dato buoni risultati.

Cosa è cambiato? Ad Adr ricostruiscono i tempi della rivoluzione dei bagagli: «E’ entrato in funzione nel 2016 il nuovo sistema di smistamento bagagli dell’aeroporto Leonardo da Vinci. Composto da due sistemi di controllo e gestione, il Bhs (Baggage Handling System) e l’Hbs (Hold Baggage Screening): si tratta di uno degli impianti più estesi e complessi in Europa, in grado di trattare in modo del tutto automatizzato sia i bagagli in partenza, sia quelli in transito (operazioni che, di norma, vengono compiute distintamente)». Altri numeri: il nastro dell'impianto è lungo 7.500 metri (praticamente quanto il percorso dallo Stadio Olimpico alle Terme di Caracalla), la superficie totale impegnata è di 25mila metri quadrati.

E come si garantiscono i controlli sulla sicurezza dei bagagli imbarcati in stiva? «La tecnologia dei controlli di sicurezza, basata su livelli di verifica successivi, è in grado di combinare l’analisi automatica a raggi X del bagaglio con l’analisi visiva dell’operatore, al quale la macchina rende disponibile un’immagine 3D ad alta risoluzione. Le nuove apparecchiature, e la procedura di controllo incrociato, consentono un esame approfondito del bagaglio, senza rallentare le tempistiche di smistamento. Una volta terminato il percorso automatizzato, i bagagli giungono direttamente agli handler delle compagnie aeree, in corrispondenza di 32 stalli, a ciascuno dei quali è collegato un volo aereo in partenza, e dove i bagagli vengono caricati dall’handler competente a bordo delle stive». 

Dal 2015, con una nuova gara, gli operatori di handling dentro l'aeroporto sono passati da cinque a tre e questo, a quanto pare, ha reso più affidabile il servizio, anche perché sono stati fissati obiettivi di performance più stringenti e controlli più accurati.

E poi c'è il punto di vista del passeggero che, dopo ogni atterraggio, si affaccia inevitabilmente ansioso sul nastro in attesa che magicamente spunti la propria valigia. Alcuni consigli banali, ma utili: osate sul colore quando acquistate un trolley per riconoscerlo in modo più rapido,  in alternativa rendetelo molto inusuale con nastri o adesivi: se la vostra valigia è semplicemente nera, non sarà semplice riconoscerla quando scorrerà il fiume di bagagli, spesso tutti uguali, magari di un Airbus 380. Un valigia molto originale eviterà anche che un altro passeggero, anche in buona fede, la prenda scambiandola per la propria. Sempre meglio chiudere con un lucchetto il trolley imbarcato e comunque mettere l'etichetta con i propri dati, in modo da rendere più semplice la ricerca se magari durante un transito prima di atterrare a Fiumicino si blocca in un altro scalo. E soprattutto: mai, ma proprio mai, lasciare nella valigia imbarcata al check-in la chiave della macchina o la chiave di casa, perché se vi perdono il bagaglio, o semplicemente la compagnia aerea ve la restituisce con qualche giorno di ritardo, rischiate di non potere né recuperare l'auto al parchggio, né rientrare nel vostro appartamento. Sarebbe seccante.
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