Non è il leader politico che fa ascolti, bensì il programma

Berlusconi e Vespa a Porta a Porta
di Marco Castoro
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Lunedì 19 Febbraio 2018, 21:53
A meno che non ci sia in tv il grande confronto tra tutti i big in lizza per le Elezioni Politiche del 4 marzo - un evento che sembra proprio non accadrà mai, visti i forfait a raffica - a decretare gli ascolti tv non è più la presenza di Berlusconi o Renzi, di Salvini o Di Maio, bensì il programma che li ospita. Se si tratta di Porta a Porta si ha un risultato di share alto, se la location è Kronos o il Faccia a Faccia di Minoli non vai oltre il 2%. Pure se sei uno dei quattro leader più acclamati.

Sono finiti dunque i tempi in cui bastava ospitare Berlusconi o Renzi per far lievitare gli ascolti. Oramai anche lo share si è standardizzato. Le curve non s'impennano più come una volta. I motivi? Troppa politica in tv? Troppe presenze dei soliti noti? La noia? Il contraddittorio ridotto al minimo sindacale? Mah. Forse un mix di tutto ciò. Tuttavia la vera differenza la fanno i programmi e i conduttori, non più i leader politici.

​Da Bruno Vespa, in primis, l'ascolto è garantito: un bel 15% non si toglie a nessuno. Così come è garantito, più o meno lo stesso share, per l'ospite di Barbara d'Urso alla domenica pomeriggio. Da Floris, Annunziata e Gruber si va dal 6 al 7,5%. Da Giletti e Formigli al 6%, mentre da Fazio si va sempre abbondantemente in doppia cifra, seppure guardando la curva ci si accorge che non è certo l'ospite politico a raggiungere il picco. Ieri sera, ad esempio, Berlusconi è stato superato da Morandi e dalla Littizzetto (ovviamente). Mentre sempre ieri sera Renzi (costante nell'intervista tra il 7 e l'8% di share) ha fatto toccare la media più alta a Non è L'Arena. 

Il 15% di Berlusconi da Vespa o da Fazio è diventato un 2% quando è andato ospite a Kronos o nel Faccia a Faccia di Minoli. Stesso discorso per Salvini che a Kronos ha fatto poco più del 2% mentre dalla d'Urso il 16%. 
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