Vaccino Covid, altolà di Crisanti: «Irrealistico dire che sarà pronto tra due mesi»

Vaccino Covid, altolà di Crisanti: «Irrealistico dire che sarà pronto tra due mesi»
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Mercoledì 21 Ottobre 2020, 11:36 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 13:19

Vaccino Covid, altolà di Crisanti. «Mandare messaggi dicendo che avremo il vaccino fra uno o due mesi sicuramente intercetta le aspettative di tutti quanti, ma lo vedo piuttosto irrealistico». Lo ha detto Andrea Crisanti, ordinario di microbiologia all'Università di Padova a Buongiorno, su Sky TG24. «Forse - ha spiegato - fra due mesi qualcuno dirà che abbiamo un vaccino, ma tra dirlo e fare uno studio pilota e poi distribuirlo passano tanti mesi».  «Qui si tratta di resistere fino all'estate. Come facciamo a resistere così a lungo, chiudendo il Paese? Non è possibile», dice Antonella Viola, immunologa dell'università di Padova, ospite a L'aria che tira su La 7. «Il vaccino verrà registrato entro l'anno, le prime dosi arriveranno in primavera e potranno essere somministrate - spiega - ad un numero ristretto di persone. Serviranno due somministrazioni, con un richiamo dopo la prima dose: i tempi si allungano».

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Covid-19 «si sconfigge sul territorio» e la rete che c'è «non è sufficiente».

Per questo serve un «sistema di sorveglianza nazionale omogeneo», ha proseguito Crisanti. «​Bisogna creare una rete di controllo e di tracciamento sul territorio che permetta di bloccare le catene di trasmissione, altrimenti non se ne esce», ha aggiunto. «Questa rete - ha continuato - se c'è sicuramente non è sufficiente e già diverse Regioni hanno ammesso di non essere in grado di fare nessun tracciamento e di non essere in grado di bloccare la trasmissione, questo è il vero problema. Supponiamo di controllare questa ondata in quattro o sei settimane nella migliore delle ipotesi e se tutto funziona, e poi cosa facciamo? Rimuoviamo le restrizioni e i contagi ripartono? Questa catena si rompe soltanto creando un sistema di sorveglianza nazionale omogeneo in grado di tracciare i contatti che permetta di isolare in maniera sistematica i contagiati».

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