Gli scienziati sono più vicini allo sviluppo di un vaccino universale contro il Covid, potenzialmente capace di offrire una protezione ad ampio spettro contro più varianti attuali e future: è la promessa che arriva da un lavoro pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine e condotto presso la Wuhan University in Cina.
Il nuovo antigene
Gli scienziati cinesi hanno sviluppato un nuovo antigene vaccinale soprannominato «Span», contenente le parti della proteina spike che sono rimaste conservate nel tempo, risultando uguali tra le recenti varianti di SARS-CoV-2, suggerendo che Span.
A new study, published Wednesday in the journal Science Translational Medicine , shows that for some people, their body's immune response becomes dysregulated, even after the virus can no longer be detected by laboratory tests.
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DOI: 10.1126/scitranslmed.add0484 pic.twitter.com/jINLFBNj9f— Shadira (@MsMonsanto) December 30, 2022
La scoperta
Con questa analisi genetica gli scienziati hanno compreso che la proteina spike virale non si evolve in modo casuale, ma secondo uno schema preciso che abbina sempre un'alta infettività virale a una bassa capacità di evasione immunitaria o una bassa infettività a un'alta capacità di evasione immunitaria. Su questa base, il team ha progettato un vaccino incentrato sull'antigene di nuova concezione Span. Questo antigene incorpora residui di Spike trovati con un'alta frequenza in tutte le varianti principali fino ad oggi.
Come funziona
Il vaccino Span ha indotto la produzione di anticorpi neutralizzanti contro diverse varianti del SARS-CoV-2 quando è stato somministrato ai topi, comprese le varianti Delta e Omicron emerse dopo la progettazione del vaccino. Il vaccino è risultato più potente dei vaccini classici con proteina spike naturale e ha protetto completamente i topi da Omicron quando è stato somministrato come richiamo. Naturalmente serviranno altri studi per convalidarne efficacia e sicurezza sull'uomo e anche condurre esperimenti con le nuove sottovarianti di Omicron.