Malattie respiratorie, disidratazione, danni al cuore e al cervello, disagio psicologico.
Il caldo estremo mette a serio rischio la salute dei bambini, in tutto il mondo. A lanciare l’allarme è “Save the Children” che in una recente ricerca ha rilevato che i nati nel 2020 dovranno affrontare in media un numero sette volte superiore di ondate di caldo torrido rispetto a quello dei loro nonni. Per i piccoli afghani saranno 18 volte di più. «I bambini di tutto il mondo sono già colpiti dalla crisi climatica. Le ondate di calore li fanno ammalare, interrompono l’apprendimento scolastico e li spingono verso la fame», sostiene Kelley Toole, responsabile globale per i Cambiamenti Climatici di “Save the Children”. Secondo uno studio di Lancet, più i bambini sono esposti al caldo estremo, maggiore è il rischio di malattie respiratorie e renali, febbre e squilibrio elettrolitico, che possono alterare una serie di funzioni, comprese quelle cardiache e neurologiche. Le temperature alte possono inoltre causare disidratazione e colpi di calore, che se trascurati possono danneggiare il cervello, il cuore, i reni e i muscoli, in alcuni casi essere fatali. Non solo, le temperature estreme hanno conseguenze sull’istruzione, sul gioco, sulla nutrizione e la psiche. Le recenti ondate di calore hanno provocato la chiusura delle scuole in tutto il mondo. Il caldo può avere un impatto significativo anche sull’istruzione, le ricerche dimostrano che ogni aumento di temperatura di un grado Fahrenheit riduce dell’1% le nozioni apprese in un anno scolastico.
CONSEGUENZE
In tutto il mondo, le perdite del raccolto e la morte del bestiame causate dal caldo estremo rendono il cibo inaccessibile per bambini, bambine e le loro famiglie.