La dieta salva la pelle, contro il melanoma puntare sui cibi alleati: dalle lenticchie al salmone, dai funghi ai finocchi

Ora si fa ricorso all'immunoterapia anche prima dell'intervento chirurgico. L'oncologo Paolo Ascierto: ottimi isultati

La dieta salva la pelle, contro il melanoma puntare sui cibi alleati: dalle lenticchie al salmone, dai funghi ai finocchi
di Maria Pirro
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Giovedì 14 Dicembre 2023, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 07:26

Lampade abbronzanti, protezione zero, danni irreparabili. Nei trascurati.

Rimedi fai da te, macchie solari sempre più ostinate. Inestetismi e non solo, che andrebbero risolti in queste settimane, quando il sole non scotta. «A dispetto di quel che si pensa, l’inverno è la stagione migliore per prendersi cura della pelle» dice Paolo Ascierto, oncologo al Pascale di Napoli e presidente di «Immontherapy» e «Melanoma bridge», doppio convegno che si è tenuto dal 29 novembre al 2 dicembre. Al centro il tumore più aggressivo che colpisce sempre più under 50, anche a causa della tintarella selvaggia e della scarsa attenzione a stili di vita sani come l’alimentazione. «Non a caso – fa notare Ascierto – il primo ad affermare che il cibo è la prima medicina fu Ippocrate. Oggi, a conferma, sappiamo che la dieta può incidere realmente sul rischio di ammalarsi e sulle probabilità di guarigione. In più, abbiamo nuove armi farmacologie».

A NATALE

Per tutti, il cancro si combatte a tavola, soprattutto a Natale: nel menu tanti alimenti della tradizione sono considerati dai medici preziosi «alleati» contro il melanoma, perché migliorano la risposta ai trattamenti farmacologici e ne contrastano gli effetti collaterali.
Tra i piatti forti, Ascierto raccomanda la pasta e fagioli, le lenticchie in umido, la zuppa di cereali integrali. E i funghi, i finocchi, il salmone, l’aringa marinata e la liquirizia. Antiossidanti, vitamine e minerali aiutano infatti a contrastare i radicali liberi. E le vitamine C, E e A, lo zinco, il selenio, i carotenoidi, gli acidi grassi omega-3, il licopene, i polifenoli e i sulforafani sono decisivi per abbassare il rischio di neoplasie. In particolare, il licopene dei pomodori, l’acido ellagico della frutta secca e il sulforafano dei broccoli agiscono come «spazzini» nell’organismo e mettono al riparo dai danni le cellule. Bene le proteine sane che si trovano nel pesce, nella carne di pollo, nei formaggi magri, nei legumi, nella frutta secca e nell’olio extravergine di oliva. Da evitare invece i salumi, le carni trasformate e le bevande molto zuccherate.
Altro consiglio: se il colon va in tilt a causa delle medicine, tisane alla malva o alla melissa, al finocchio o alla camomilla consentono di rimetterlo in sesto; mentre il risotto al limone allevia i disturbi gastrointestinali e lo zenzero contrasta i problemi di anoressia e di nausea provocati dall’immunoterapia.
Questi e altri suggerimenti sono raccolti nel libro Prevenzione à la carte – Anticipare le mosse dei tumori della pelle scritto da Ascierto con la dietista Anna Licia Mozzillo e con lo chef Gennaro Esposito che propone sedici piatti sani e gustosi.

Quanto alle cure farmacologiche, l’immunoterapia oggi è una scelta precisa anziché l’ultima possibilità: se ne fa ricorso anche prima dell’intervento chirurgico con l’obiettivo di ridurre il tumore ed evitare le recidive, purtroppo frequenti nei pazienti con melanoma al III e IV stadio (il 70-80 per cento dei casi entro cinque anni). Non solo. Il trattamento è ritenuto valido pure per il cancro al seno triplo negativo e il cancro polmonare non a piccole cellule.

LO STUDIO

«All’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, chiederemo dunque di estendere l’indicazione del farmaco pembrolizumab in fase neoadiuvante» dice Ascierto, presidente del convegno che si è svolto a Napoli e direttore del dipartimento di oncologia melanoma, immunoterapia oncologica e terapie innovative del Pascale. «In istituto abbiamo da poco concluso lo studio Neo-Tim con risultati preliminari molto promettenti», spiega. E aggiunge: «Nei casi di melanoma metastatico abbiamo riscontrato che, a seguito del primo trattamento, nel 50 per cento dei casi degli ammalati operati diventa persino superfluo il ricorso ulteriore, post-chirurgia. In base alle sempre più numerose evidenze scientifiche, auspichiamo un rapido aggiornamento degli standard», rimarca l’esperto citando dati simili che sono indicati in un’altra ricerca pubblicata su The New England Journal of Medicine, che ha coinvolto oltre 300 pazienti e dimostrato che l’aggiunta dell’immunoterapia neoadiuvante riduce del 20 per cento il rischio di recidiva, alzando la soglia di sopravvivenza al 72 per cento contro il 42 per cento riscontrato con la terapia ordinaria. E 50 diverse sperimentazioni cliniche sono in corso e riguardano anche le neoplasie alla vescica, all’apparato gastrointestinale, alle ovaie, al rene, alla testa e al collo.

VADEMECUM

1. Usare filtri solari ad elevata protezione non solo al mare. Utile anche prendere gli integratori con sostanze ad azione antiossidante.

 2. Evitare sempre di esporsi al sole in maniera intensa e intermittente, soprattutto nelle ore centrali della giornata, dalle 12 alle 16.

3. Imparare l’autoesame dei nei seguendo la regola “abcde” (acronimo di asimmetria bordi colore diametro evoluzione del neo).

 4. Sottoporsi a visite dermatologiche annuali.

5. Dopo il bagno o la doccia prendere l’abitudine di mettersi davanti a uno specchio a figura intera e usare uno specchio più piccolo per vedere le parti più nascoste del corpo.

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