Professore universitario vuole restare 100 giorni sott'acqua per studiare gli effetti dell'alta pressione: sarà record

Joe Dituri, ex sommozzatore della marina americana ed esperto di ingegneria biomedica, alloggerà per 100 giorni in una struttura subacquea situata 9 metri sotto la superfice dell'oceano

Cento giorni sottacqua per studiare gli effetti a lungo termine dell'alta pressione: lo studio da record
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Martedì 4 Aprile 2023, 16:00 - Ultimo aggiornamento: 17:01

Un professore universitario ha intenzione di rimanere immerso per 100 giorni consecutivi, in uno spazio di 55 metri quadrati, a circa 9 metri di profondità sotto la superficie dell'acqua. 

Questa l'idea di Joe Dituri, ex sommozzatore della marina statunitense e docente d'ingegneria biomedica alla South Florida University, per studiare gli effetti a lungo termine della pressione iperbarica sulla salute degli esseri umani. 

L'esperimento è iniziato lo scorso 2 marzo, data del trasferimento del ricercatore all'interno del "Jules Undersea Lodge": si tratta dell'unico "hotel sottomarino" del mondo, situato nell'arcipelago delle isole Keys in Florida. 

Dovesse riuscire a portare a termine il test, Dituri batterebbe il record mondiale stabilito nel 2014 dai colleghi Bruce Cantrell Jessica Fain: i due biologi accademici avevano alloggiato nella stessa struttura subacquea per 73 giorni di fila, allo scopo di tenere delle lezioni in via telematica sulla fauna oceanica locale. 

L'esperimento

Per un centinaio di giorni, il fisico del ricercatore dovrà sopportare una pressione doppia rispetto a quella a cui è abituato sulla terraferma.

Un esperimento che ha ben pochi precedenti tra la comunità scientifica. 

In questo spazio, Dituri resterà esposto solo alla metà della quantità di luce solare: ciò potrebbe interferire con il suo ritmo circadiano, il normale ciclo "sonno-veglia" per cui l'esposizione alla luce del sole è fondamentale. Altrimenti si rischiano problemi d'insonnia. 

Un'altra sfida posta dalla scarsità di luce solare, sarà ottenere abbastanza vitamina D, regolatrice del metabolismo della calcificazione delle ossa. L'esperto dovrà quindi assumerla da altre fonti quali alimenti specifici, integratori o lampade a raggi UV, per ridurre al minimo gli effetti negativi sulle funzioni immunitarie: anche se Dituri vivrà da completamente solo, infatti, in situazione di calo delle difese immunitarie potrà ammalarsi lo stesso. Questo per via dei virus che l'organismo umano porta normalmente con sé, e che di solito tiene "sotto controllo" proprio grazie a vitamine e alimenti vari. 

Un altro rischio che incombe sulla salute del ricercatore riguarda la possibile riduzione di massa muscolare e ossea: in 55 metri quadri camminerà poco, quindi dovrà compensare la mancanza di spostamenti con nuoto subacqueo e esercizi fisici. 

 

L'incognita degli effetti a lungo termine

La più grande domanda che oggi rimane senza risposta riguarda l'effetto a lungo termine che avrà la pressione iperbarica su Dituri. 

Gli studi condotti finora hanno infatti evidenziato soprattutto quali sono le conseguenze dell'esposizione soltanto per brevi periodi: per esempio, l'efficacia dell'ossigenoterapia nelle capsule in ospedale ( una branca della medicina subacquea) è nota per accellerare la guarigione di ulcere e infezioni acute dei tessuti molli. Tuttavia, In Italia come in altri paesi Ue, questo trattamento non è consentito dalla legge per via dei rischi connessi agli effetti collaterali. 

I risultati dell'esperimento estremo condotto da Dituri saranno quindi cruciali per ulteriori studi e approfondimenti in materia. 

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