La prima, la più piccola Algida è stata liberata in mare dal personale della Regione Lazio, Ufficio Parchi e Ambiente, insieme con la comandante della Capitaneria di Porto di Anzio tenente di vascello Enrica Naddeo. Algida così chiamata dai suoi soccorritori fu' trovata ferita e gelida lo scorso febbraio nelle acque del mare di Gaeta, aveva ingoiato un amo da pesca e della plastica.
La più grande invece, Muzio, prende il nome dalla pinna ferita e poi amputata per via di una infezione, era stata trovata una domenica pomeriggio di fine febbraio, impigliata in alcune reti, fili in mezzo a due taniche di plastica, sulla spiaggia di Nettuno, a Torre Astura, da Marco Cellucci, un muratore cinquantenne con la passione del mare che passeggiava con la figlia Valeria di dieci anni. Per entrambe le tartarughe oggi il rilascio in mare davanti ai bambini delle scuole elementari di Anzio. (Foto Luciano Sciurba)
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