"Photo Ark", una mostra fotografica per salvare gli animali dall'estinzione

Mostra Photo Ark
di Paolo Travisi
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Giovedì 11 Gennaio 2018, 13:26 - Ultimo aggiornamento: 12 Gennaio, 14:38

Come una moderna Arca di Noè, la missione di Joel Sartore, fotografo del National Geographic, è ritrarre le circa 14.000 specie animali presenti sul pianeta, prima della loro (possibile) estinzione. E farle conoscere al mondo. Si chiama Photo Ark il progetto fotografico di Sartore, in mostra all'Auditorium Parco della Musica di Roma, che in 12 anni ha girato 300 zoo del globo per fotografare più di 7.400 animali. Ma non basta, è solo la metà. E non c'è molto tempo, perché secondo l'Unione mondiale per la conservazione della natura, il tasso attuale di estinzione è mille volte superiore a quello natuale, accellerato dalla perdita di habitat, dal bracconaggio e dai cambiamenti climatici indotti dall'uomo. Sono molti infatti, gli animali già spariti dal pianeta terra mentre l'obiettivo di Sartore li stava cercando. Il fotografo americano ha iniziato questa personale avventura, al servizio dell'umanità, quando è stato costretto dalla malattia di sua moglie, a restare fermo. Niente viaggi, niente aerei.
 



Foto in famiglia ed allo zoo di Lincoln, capitale del Nebraska, dove vive. Photo Ark ha avuto inizio dagli occhi di una talpa. Per i successivi dodici anni Joel Sartore ha applicato sempre la stessa tecnica. Scatti di animali all'interno di una tenda, un set con fondo nero o bianco, un primo piano dove a risaltare sono gli occhi. Così noi umani possiamo incrociare i loro sguardi, solo così forse, siamo in grado di evitare distrazioni e diventare consapevoli del pericolo di estinzione. In Italia la sua Reflex ha raggiunto prima il Natura Viva di Verona, poi il Bioparco di Roma, dove ha immortalato animali come la capra himalayana, la vigogna, il macaco del Giappone. Specie assenti altrove. E proprio nella capitale ha fatto tappa la mostra Photo Ark, in cui i visitatori potranno ammirare una selezione delle migliaia di fotografie raccolte nel mondo, ed interagire attraverso i touch screen, con l'intero archivio fotografico digitale. Ed ancora la nuova frontiera della tecnologia, la realtà aumentata, permetterà di entrare in contatto con alcuni animali. O meglio di simularlo, ma l'effetto di verosimiglianza è potenteo. Un'attenzione particolare infine è dedicata agli studenti ed alle scuole, che potranno visitare con un solo biglietto scontato, sia Photo Ark che il Bioparco. Il tempo però, è il vero filo conduttore di questa ricca esposizione fotografica. Entro il 2020, stando al Living Planet Report del WWF, la popolazione animale e vegetale potrebbe calare del 67%. Altri 12 anni serviranno a Joel Sartore (o al suo erede naturale, il figlio) per catalogare tutte le specie esistenti. Ed il prossimo 22 aprile per vedere la mostra all'Auditorium Parco della Musica e rendersi conto che salvando la biodiversità del pianeta, salviamo l'umanità. E noi stessi.

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