Alessandro Borghese e l'elogio dei social: «Insieme alla tv hanno dato nuova energia alla cucina»

Alessandro Borghese e l'elogio dei social: «Insieme alla tv hanno dato nuova energia alla cucina»
di Francesca Spanò
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Sabato 24 Marzo 2018, 12:27 - Ultimo aggiornamento: 25 Marzo, 10:25
Fuoriclasse, in cucina, non ci si improvvisa. Proprio come in una complicata ricetta dove la maniacale precisione nelle dosi influenza il risultato, è tutto un gioco di equilibri in cui amore ed entusiasmo contano quanto la preparazione. E Alessandro Borghese, chef e star del piccolo schermo dal sorriso contagioso, è un irresistibile concentrato di voglia di sperimentare e grandissima esperienza tra i fornelli. Un volto televisivo rassicurante e seguito, che in questi giorni festeggia il suo primo anno da Chef Creativo per i Mozzarella Bar Obicà e si prepara ai due prossimi show cooking a Roma (il 4 aprile) e Firenze (il 23 maggio) i cui ingressi, c’è da giurarci, andranno esauriti nel giro di poche ore.

Un viaggio gastronomico coinvolgente durante il quale entrerà in contatto con il numeroso pubblico che lo segue e che segretamente gli invidia quell’innato intuito in grado di rendere ogni suo piatto una novità vincente. Reduce dal successo dell’AperitivoMix a Palermo, dove ha letteralmente mandato in visibilio i fan che hanno affollato le Terrazze della Rinascente dove ha sede Obicà cucinando in diretta, non perde di vista gli innumerevoli appuntamenti televisivi con un occhio a diversi sogni nel cassetto che non è pronto a svelare. Con il ristorante e pizzeria dallo stile innovativo e contemporaneo condivide la filosofia della semplicità, “il Lusso della Semplicità”, per una partnership destinata a durare a lungo all’insegna del “Food to share”, per il quale ha creato gli ormai noti piattini, perfetti da condividere in una atmosfera conviviale, ma anche lo Speciale del mese.
 
«Diciamo che Obicà negli anni è rimasta fedele alla sua filosofia. Parliamo di un'azienda che ogni anno aggiunge due o tre gioielli alla sua rosa di locali. – esordisce Borghese – Siamo già a quota 24 e quest'anno abbiamo aperto anche all'interno della Stazione Centrale di Milano. Quindi vuol dire che, a prescindere dalle mode, si torna sempre alle proprie radici gastronomiche. Io stesso che faccio lo chef di cucina reputo importantissima l'innovazione e la tecnologia. Noi siamo un po' la Formula 1 della cucina quindi dobbiamo mettere mano a quelle che sono le nuove tecniche, i nuovi prodotti, scoprirli, capire come funzionano, ma è altrettanto vero che la classicità, la tipicità e tutti i prodotti italiani non vanno mai fuori moda. Siccome l'Italia è molto radicata con una cultura molto forte del cibo il cliente va fuori, ma poi torna a quello che è il comfort food».

A tavola, intanto, si ritrova la voglia di stare insieme, lontani (almeno in teoria) da smartphone e internet, gli stessi che però alla cucina hanno fatto bene: «I social e la tv hanno fatto bene alla cucina. I giovani li usano per comunicare e, in fondo, servono quando vuoi far sapere la tua opinione, capire come gira il mercato e quali sono le cose che funzionano. Il giornalismo gastronomico, i blog gastronomici, la televisione gastronomica hanno regalato un apporto incisivo nel settore e ci hanno permesso di uscire dalla cucina». 

Entrando letteralmente nelle case della gente, si diventa “di famiglia” in un certo senso, delle piccole grandi star in grado di tenere compagnia quotidianamente. Un po’ come la musica, insostituibile colonna sonora di tante avventure quotidiane che Alessandro Borghese ama particolarmente, tanto da aver portato su Sky il suo Alessandro Borghese Kitchen Sound. In ogni puntata prepara ottimi piatti a ritmo di rap e non solo e ormai è definito uno “chef rock”. «Sono un amante della musica e l’abbinamento in cucina ha un potere evocativo. Mangio un piatto di pasta e mi vengono in mente gli gnocchi che faceva mia nonna la domenica. Ascolto un pezzo dei Led Zeppelin e dico "caspita questo brano qui mi ricorda quel momento, quella fidanzata, no?" Sono cose che hanno una memoria nostra, con un grande potere ispirazionale».
  
Questo è un periodo denso di appuntamenti per Borghese che è in chiusura di stagione per il format 4 Ristoranti e pensa a nuove puntate, probabilmente nelle isole, forse proprio a Palermo. In più, ha aperto il suo primo ristorante milanese “AB – Il lusso della Semplicità". Per Obicà, invece, progetta di andare in Oriente a seguire le linee guida dei ristoranti di Tokyo e Osaka, declinandole alle abitudini locali ma sempre in nome della tradizione e del gusto tutto Made in Italy.
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