Made in Italy, la nuova missione dei liquori italiani: conquistare Cuba

Made in Italy, la nuova missione dei liquori italiani: conquistare Cuba
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Martedì 31 Ottobre 2017, 17:06 - Ultimo aggiornamento: 25 Gennaio, 13:45
I liquori italiani sbarcano anche a Cuba. È questa la nuova missione del marchio Anselmo Torino 1857, dopo i successi ottenuti a New York, dove ha partecipato alla creazione della carta drink del Ristorante Manzo, di proprietà del cuoco Joe Bastianich, e alla 41ma sessione del Comitato del Patrimonio mondiale dell'Unesco di Cracovia.

L'obiettivo è far conoscere a livello internazionale le eccellenze liquoristiche italiane, dall'Amaretto al Limoncello, dalla Sambuca al Maraschino, all'interno dell'iniziativa "Italiano Hecho En Cuba".

Il progetto coinvolge un insieme di piccole, medie e grandi aziende leader dei loro settori, che guardano a Cuba con rispetto, sia come destinazione per proporre investimenti che per progetti di sostenibilità e cooperazione. Tra queste anche Lavazza, che parteciperà in collaborazione con l'organizzazione Oxfam Italia. La missione del brand di liquori prenderà ufficialmente il via con la partecipazione alla Fiera dell'Havana, in programma nella capitale cubana fino al 3 novembre.

Questo per quanta riguarda l'immediato futuro. C'è però anche un obiettivo di lungo periodo: creare le basi per sviluppare piccole produzioni di queste eccellenze direttamente sul territorio cubano, aiutando la crescita dell'economia locale anche attraverso il coinvolgimento di piccole comunità e filiere del Paese caraibico.

Un progetto ambizioso che unirà le competenze italiane alla disponibilità di materie prime come zucchero e alcool dell'isola caraibica.
Sarà però anche un'occasione per far incontrare la rinomata cockteleria cubana con la mixology torinese. «Dopo New York - spiega Davide Pinto, amministratore delegato di Anselmo Torino 1857 - abbiamo avuto la fortuna di essere ambasciatori della liquoristica italiana d'eccellenza in numerose occasioni, anche in un paese come Cuba che mai come adesso ha bisogno dell'aiuto esterno per aprirsi alle novità provenienti dal resto del mondo. Crediamo molto in questo progetto e siamo convinti che, grazie alla nostra esperienza, unita alla creatività che da sempre rappresenta la popolazione cubana, potremo ottenere risultati molto importanti».
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