Darwin, rivelata la biblioteca del naturalista: possedeva 13mila libri

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Sabato 24 Febbraio 2024, 12:12 - Ultimo aggiornamento: 12:13

Dopo quasi vent'anni di meticoloso lavoro, un team internazionale di ricercatori ha virtualmente ricreato per la prima volta la vasta biblioteca di Charles Darwin, il celebre naturalista britannico noto per la sua teoria dell'evoluzione. La collezione digitale, disponibile su Darwin Online, comprende quasi 7.400 titoli per un totale di 13.000 volumi che abbracciano una vasta gamma di argomenti, dalla biologia alla geologia, dalla filosofia alla storia, dai viaggi all'arte. Questa impresa ha reso accessibili quasi 9.500 opere, molte delle quali erano precedentemente sconosciute o inedite, rivelando l'eclettismo e la profondità degli interessi di Darwin. I libri spaziano da testi scientifici fondamentali a curiosità come articoli sui porcellini d'India epilettici, dimostrando come Darwin si basasse su un ampio spettro di conoscenze per sviluppare le sue teorie rivoluzionarie.

La biblioteca di Charles Darwin

«Fino ad oggi l'85% del suo contenuto era sconosciuto o inedito», ha spiegato il coordinatore del progetto dal 2006, John van Wyhe, storico britannico che lavora presso il Dipartimento di Scienze Biologiche dell'Università Nazionale di Singapore. «Dunque, gli elenchi precedenti di ciò che era presente nella biblioteca di Darwin coprivano solo il 15% di ciò che era effettivamente presente», ha osservato. «Numerosi documenti appartenevano a collezioni private e talvolta erano stati venduti all'asta, per cui lavoro di ricerca ha quindi richiesto pazienza, meticolosità e perseveranza» Alcuni dei libri risalgono ai tempi della scuola di Darwin, come la «Storia dell'Inghilterra» di Oliver Goldsmith (1821). I ricercatori hanno anche usato i registri delle aste per determinare cos'altro c'era nella collezione. Ad esempio, un verbale d'asta rivela che Darwin possedeva una copia di un articolo del 1826 dell'ornitologo John James Audubon, intitolato «Account of the habits of the Turkey Buzzard (Vultura aura), particularly with the view of exploding the opinion generally entertained of its extraordinary power of smell».

Darwin-Online.org.uk

Cosa leggeva Charles Darwin

Tra i vari libri della biblioteca di Darwin ci sono anche opere importanti come la «Storia dei quadrupedi» di Thomas Pennant del 1793, che presenta un indice completo degli animali con illustrazioni di vari artisti. È presente anche «Illustrazioni della teoria huttoniana della Terra» di John Playfair del 1802, che offre approfondimenti sulle teorie geologiche dell'epoca. Inoltre, una pubblicazione del 1863 intitolata «The Varieties of Dogs, as They are Found in Old Sculptures, Pictures, Engravings, and Books» (Le varietà dei cani, come si trovano in vecchie sculture, immagini, incisioni e libri) evidenzia l'interesse di Darwin per la diversità delle forme di vita. Un'altra pubblicazione è il libro da tavolo «Sun Pictures» del 1872: una serie di venti illustrazioni eliotipiche di arte antica e moderna. «L'ampiezza e la gamma delle opere presenti nella biblioteca rendono evidente la straordinaria portata della ricerca di Darwin sul lavoro degli altri scienziati della sua epoca», ha dichiarato Van Whye al "Guardian", aggiungendo che il grande scienziato «non era una figura isolata che lavorava da sola, ma un esperto del suo tempo che si basava sulla scienza sofisticata e sugli studi e altre conoscenze di migliaia di persone» La collezione libraria di Darwin si distingue per il suo eclettismo. Libri di biologia, geologia, filosofia, psicologia, storia, arte e religione si affiancano a contenuti più bizzarri: ad esempio un articolo sui porcellini d'India epilettici o sull'anatomia di un pollo a quattro zampe, ma anche romanzi e diari di viaggio. Sebbene la metà delle opere sia in inglese, non è raro trovare documenti in tedesco, francese, italiano, danese, olandese, svedese, spagnolo o latino.

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