Con Straffi arriva la serie sui Gormiti: «Non più mostri, ma ragazzi che salvano il mondo»

Una scena della serie "Gormiti - The New Era"
di Gloria Satta
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Martedì 21 Novembre 2023, 22:08 - Ultimo aggiornamento: 22:12

Non solo Winx. Nel momento in cui si rivendica, s’insegue, si sogna l’esportabilità all’estero del cinema italiano e si fanno i conti con un box office ormai profondamente cambiato, Iginio Straffi, il produttore che ha creato e imposto nel mondo intero le coloratissime fatine animate, ha in cantiere diversi progetti destinati a varcare i confini nazionali. Il primo è la serie live action in 20 puntate ad alto budget Gormiti - The New Era, ispirata ai mostriciattoli guerrieri distribuiti da Giochi Preziosi e interpretata in inglese da attori in carne ed ossa. La serie si gira in questi giorni nelle grotte di Frasassi, nelle Marche. «Enrico, il fondatore dei Giochi Preziosi, un giorno mi ha sottoposto la sua idea di ridare vita e nuova visibilità ai Gormiti», racconta Straffi, «così gli ho suggerito di ripensare la storia. Non solo scontri titanici, per i Gormiti, ma l’interazione con un gruppo di adolescenti, che devono mettersi in gioco, diventare amici, salvare il mondo di Gorm». Aggiunge:  «Mi interessa raccontare storie credibili, con personaggi “veri”, in cui i piccoli spettatori possano riconoscersi. Ognuno può essere un eroe: è quello che sognavo io stesso da bambino. Non mi sono mai piaciuti personaggi senza macchia e senza paura, quindi irreali».

PROGETTI. Tra gli altri progetti figurano  il film tratto dal best seller di Erin Doom Il fabbricante di lacrime (Magazzini Salani) diretto da Alessandro Genovesi e interpretato da giovanissimi, la serie animata Mermaid Magic - The Secret of Deep Ocean, protagonista una sirena «che deve salvare il mondo» grazie a effetti speciali mai visti. E la serie reboot delle Winx che, nate 22 anni fa e già protagoniste di 8 stagioni televisive, 3 film, due serie animate e una in versione live action, saranno ora anche le ambasciatrici della bellezza italiana nel mondo: «Il ministero degli Esteri ci ha commissionato uno spot in 10 lingue destinato a promuovere i luoghi più suggestivi e turisticamente meno scontati del nostro Paese come i Sassi di Matera, gli uliveti delle Puglie, la Riviera del Conero», annuncia Straffi. Lui non lo dice, ma lo spot delle Winx sembra proprio la risposta alla campagna del ministero del Turismo Opening to Meraviglia, testimonial la Venere di Botticelli in minigonna, che tante polemiche ha suscitato.

TALENTO GLOBALE. Nato a Gualdo (Macerata) 58 anni fa, una moglie di Singapore e una figlia, Straffi è un talento italiano che ha sfondato a livello globale. Perché ha sempre pensato in grande: ex disegnatore e scrittore, nel 1995 ha creato sulle colline marchigiane, tra Loreto e Recanati, la società Rainbow che, nata come factory di animazione, oggi riunisce Rainbow, Rainbow CGI, Colorado Film e Bardel Entertainment. Il gruppo, che lavora con tv e piattaforme, ha chiuso il 2022 con un fatturato di 120 milioni e firmato i maggiori successi delle ultime stagioni da Il mio nome è vendetta (il film italiano più visto su Netflix, con Alessandro Gassmann, e di cui si sta preparando il sequel), Me contro te - viaggio in Transilvania con i due youtuber siciliani Luì e Sofì e attualmente vincente nelle sale (ha superato i 3 milioni e 800mila euro d’incasso) mentre usciranno prossimamente le commedie Un Babbo Natale per amico di Volfango De Biasi e 50 km all’ora che riunisce Fabio De Luigi, anche regista, e Stefano Accorsi nel ruolo di due fratelli divisi da un rapporto conflittuale e costretti a ritrovarsi al funerale del padre. «Vogliamo che il cinema italiano abbia successo non solo in patria ma anche nel mondo ed è per questo che 6 anni fa Raimbow ha acquisito Colorado, la società specializzata nelle commedie, che le ha garantito la penetrazione sui mercato stranieri», spiega Straffi, «il segreto per sfondare anche fuori dai confini è diversificare il prodotto e puntare sui generi: thriller come i film di Donato Carrisi La ragazza nella nebbia e Io sono l’abisso ispirati ai suoi romanzi, azione, horror come The Nest e A Classic Horror Story, gialli, storie brillanti, revenge movie».

ITALIANI. L’attuale successo ai botteghini dell’opera prima di Paola Cortellesi (oltre 19 milioni) inseguita da Comandante di Edoardo De Angelis rivoluziona il nostro box office fino a ieri dominato dai blockbuster americani. «I film italiani arrancano quando la storia non è sufficientemente avvicente o interpretata da grandi talent», ragiona il produttore che, forte della sua esperienza internazionale, non ha paura di parlare apertamente: «Metà dei film di casa nostra non sono interessanti.

Se ne producono troppi per avere i finanziamenti. Molti non dovrebbero proprio essere fatti...come ci insegna Hollywood, per sfondare nelle sale bisogna puntare su un brand riconoscibile. Ci vorrebbe maggior selezione all’origine: facciamo meno film, ma che siano veramente belli». Straffi non ha mai pensato di dedicarsi al cinema d’autore: «E’ un genere che non mi tenta, le sfide che amo sono altre», spiega, «voglio parlare a tante persone, a un pubblico più vasto possibile mentre gli autori si rivolgono solo a pochi».

INVESTIMENTI. Ci sono film che invece avrebbe voluto produrre? «Lo chiamavano Jeeg Robot di Mainetti, La Grande Bellezza di Sorrentino, Dogman di Garrone, L’ultimo bacio e La ricerca della felicità di Muccino, tutte opere originali e riconoscibili», risponde, «confesso che mi piacerebbe lavorare con Garrone, con Tornatore, con Checco Zalone e con il Muccino di un tempo, cioè non così tragico come la sua ultima serie A casa tutti bene». Rainbow ha in progetto altre acquisizioni: «Siamo il gruppo italiano di produzione più grande e vogliamo crescere: mentre le migliori società nazionali sono state acquisite da colossi stranieri, noi siamo gli unici che hanno investito in patria. E continueremo».

Gloria Satt

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