I LOGGIONISTI
I loggionisti apprezzeranno? Perché come a ogni Prima che si rispetti, vestiti in abito da sera ci sono anche loro. E non capita spesso, in presenza di fischi, di sentire: «Il loggione aveva ragione». Quella volta a dirlo era stato Pavarotti al Don Carlo dell'82, con Muti e Zeffirelli. «Siamo semplicemente spettatori. Non una categoria. Di fronte a un ipotetico insuccesso, a decretare non è il loggione», dice uno di quelli che da due giorni dimora sotto i portici della Scala per aggiudicarsi un biglietto e che vanta 35 Prime da loggionista. «Ci dicono che per noi esisterebbe solo la Callas? Ma figurarsi! Noi fischiamo solo se l'opera non funziona». Per il resto, c'è tutto come tradizione scaligera vuole. Dall'albero di Natale firmato Dolce e Gabbana (assenti stasera) al parterre di ospiti. Sul palco reale tre ministri: Franceschini, Padoan e De Vincenti. Con loro, il sottosegretario Boschi. Non ci sarà Grasso. Annunciato il commissario europeo Navracsics. I sovrintendenti dell'Opera di Roma, Fuortes, e di altri teatri, Meyer (Vienna), Haefliger (Lucerna), Ortombina (Venezia). E poi, Squinzi, Descalzi, Marciagaglia. Armani. Presente Eliana de Sabata, figlia di Victor cui la Prima è dedicata. E dopo gli applausi, la Cena di Gala. Diretta su Rai1 dalle 17.45.
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