Ancora una volta le urne di Nyon hanno dato lo stesso risultato, la Roma affronterà in Europa League il Feyenoord. È il terzo anno che i giallorossi affrontano nelle competizioni europee gli olandesi di Rotterdam con cui è nata una rivalità a causa della Conference League e dei tafferugli dei tifosi nelle due città. Il trofeo europeo che José Mourinho ha portato nella Capitale dopo tanti anni di assenza, è stato vinto proprio contro i biancorossi nella finale di Tirana grazie a un gol di Zaniolo. Lo scorso anno, invece, la vittoria su Arne Slot è stata fondamentale per continuare la corsa a Budapest. I vero e proprio eroe di quella doppia sfida è stato Paulo Dybala che con un gol all'86' ha permesso alla Roma di pareggiare allo Stadio Olimpico e continuare il sogno vincendo poi ai supplementari.
Come sta andando il Feyenoord
Dopo San Valentino la Roma ritrova l'avversaria di questi ultimi anni nelle comptizioni europee. Non il modo migliore per incontrare Mourinho per il Feyenoord che la scorsa stagione ha vinto l'Eredivisie qualificandosi per la Champions League.
Il cammino nel Girone E, però, non è stato dei migliori visto il terzo posto conquistato con due sole vittorie, contro Lazio e Celtic. Questi due riisultati sono valsi la qualificazione anticipata che ha portato alla retrocessione nella sorella mediana delle competizioni della Uefa. Attualmente, in Eredivisie gli olandesi sono secondi con dieci punti in meno del Psv che guida indisturbato il tabellone. La squadra fino a ora ha segnato 48 reti in 16 gare nel campionato olandese con 14 gol subiti.
Roma, attenta a Gimenez
I punti di forza del Feyenoord sono diversi e il gicoaore più pericoloso è senza ombra di dubbio Santiago Gimenez. L'attaccante messicano di origini italiane si è fatto notare molto con la maglia degli olandesi segnando fino ad ora 18 gol in Eredivisie. Il classe 2001 è nel mirino di mezza Europa proprio grazie alle sue qualità e alla sua capacità di giocare con entrambi i piedi. Nonostate sia un mancino nautrale, non disdegna il gioco con il destro che lo ha portato a siglare 5 reti.
La formazione prediletta da Slot, il 4-2-3-1, permette ai biancorossi di sfruttare le corsie laterali per allargare la difesa avversaria e sfruttare la velocità degli esterni per imbucarsi e puntare la porta. Il raddoppio sulle fasce permette anche di andare al cross grazie agli insrimenti dei centrocampisti. La filosofia fluida del calcio olandese risiede in Slot, che ha fatto dell'elasitictà delle linee un suo mantra: il suo calcio in Olanda viene definito "a fisarmonica" per l'abitudine di allungarsi e stringersi durante il corso della gara.