Plusvalenza con Svilar? Ecco dove potrebbe andare, Mile vale almeno 20 milioni. E c'è la Premier

Il futuro può attendere. anche se dalla Germania è stato avvicinato Nübel

Plusvalenza con Svilar? Ecco dove potrebbe andare, Mile vale almeno 20 milioni. E c'è la Premier
di Stefano Carina
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Martedì 26 Marzo 2024, 23:33 - Ultimo aggiornamento: 28 Marzo, 09:03

Ok Pellegrini, Paredes e Dybala ma il volto nuovo della Roma targata De Rossi è certamente quello di Svilar. Una comparsa per due anni e mezzo, protagonista indiscusso negli ultimi 60 giorni. Portiere moderno, capace di giocare con i piedi ma con un retrogusto antico. Perché la parata che lo contraddistingue - quando sposta il peso sulla gamba sinistra e con la mano destra di richiamo va a deviare il pallone - riporta indietro ai portieri anni ‘80. I numeri gli sorridono: 6 clean sheet in 17 presenze stagionali (3 con De Rossi), lo stesso numero di Rui Patricio che però di gare ne ha giocate 24. E in Europa League è il terzo portiere con più parate (32) dietro a Lunev del Qarabag (44) e Vindahl dello Sparta Praga (36), entrambi eliminati. Tra queste 32, ci sono anche i due rigori parati al Feyenoord, non quello alla Fiorentina in campionato ma soprattutto la sensazione che possa essere il portiere del futuro giallorosso. Poi è chiaro, andrà rivisto il contratto (ora guadagna 700mila euro fino al 2027) e capire cosa dirà il mercato. Perché se a Trigoria vogliono goderselo, non va dimenticato come il club dovrà entro giugno fronteggiare il problema delle plusvalenze (una quarantina di milioni ad oggi, qualificazione alla prossima Champions esclusa, faceva trapelare Pinto prima dell’addio, cifra che il club non conferma) e Svilar in poco tempo ha attirato su di sé l’attenzione di diversi club europei (West Ham e Wolverhampton). Il futuro può attendere. anche se dalla Germania è stato avvicinato Nübel, di proprietà del Bayern Monaco in prestito allo Stoccarda e ciclicamente tornanodi moda i nomi di Di Gregorio, Gollini e Falcone. 

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PASTICCIO NAZIONALE

Una stagione, quella attuale, caratterizzata dai paradossi.

Perché se è vero che Svilar deve moltissimo a De Rossi non può dimenticare che è stato Mourinho a dargli una maglia nelle gare europee e a farlo esordire in campionato contro il Milan, partita che è poi costata la panchina allo Special. E di singolarità in singolarità, ora in nazionale vive un po’ la situazione romanzata di Viktor Navorski nel film The Terminal, cittadino dello stato immaginario della Krakozia. Se Tom Hanks interpreta nella pellicola un cittadino che non ha più un passaporto valido per il colpo di stato che c’è stato durante il volo che non gli permette così l’accesso negli Stati Uniti, Mile vive una situazione altrettanto paradossale. Avendo il doppio passaporto, serbo e belga, ha espresso il desiderio di giocare con il Belgio e ha rifiutato la convocazione della Serbia. La doccia fredda è arrivata però dal ct Tedesco: «Purtroppo non può giocare per noi». Il motivo è semplice: Svilar, nato ad Anversa, ha rappresentato tutte le selezioni giovanili belghe, ma ha poi accettato di esordire con la nazionale maggiore serba in un’amichevole del 2021 contro il Qatar. Lui pensava che non venisse annoverata come gara ufficiale. Invece secondo i legali della federazione calcistica belga, il dietrofront non è consentito. Il paradosso è quindi servito: ora Mile rischia di perdere l’opportunità di giocare gli Europei con entrambe le maglie. Non resta quindi che godersi la Roma. 

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