ASHLEY E RAIMONDI
L'ultima volta però (22 novembre) gli è stata fatale: Atalanta-Roma 1-2. Proprio a Bergamo, l'ex Chelsea ha toccato uno dei punti più bassi della sua esperienza romana: se con il Bayern Monaco la giustificazione si chiamava Robben, contro i neroazzurri non poteva esserlo Raimondi. E così l'errore sul primo gol della squadra di Colantuono l'ha pagato caro: dopo quella partita è tornato titolare solamente nei due match di Coppa Italia contro l'Empoli (dove tra l'altro ha giocato appena 22 minuti, messo ko da un colpo al volto che l'ha mandato all'ospedale) e la Fiorentina. L'esperienza in Champions (3 gare, 2 da titolare) si era conclusa invece in anticipo: dopo il doppio confronto col Bayern, solamente panchina. Complice la squalifica di Holebas, contro il Parma tocca nuovamente a lui. A gennaio la Roma ha provato a capire se ci fossero i margini per un addio anticipato. Nonostante le sirene della Mls, Cole ha però puntato i piedi. Di muoversi dalla capitale non ci ha pensato. E il ricco contratto biennale (con opzione per il terzo anno) crea affanni economici. Intanto oggi Cole ha un'altra chance, l'ennesima. Forse l'ultima.