GERMANIA
La Bundesliga è il campionato più avanti: le squadre hanno ripreso ad allenarsi (seppur a piccoli gruppi) e i dirigenti sono pronti a rimettere la palla al centro dal 9 maggio grazie a 25mila tamponi previsti per tutti i calciatori. Ma ieri il ministro del Lavoro ha suggerito alla Merkel (che entro giovedì si dovrà pronunciare): «Si giochi, ma facendo indossare ai giocatori la mascherina, cambiandola ogni 15’ e interrompendo il gioco se si leva». Una cosa vista, finora, solo nel campionato del Nicaragua (e l’8 marzo in Benevento-Pescara come provocazione dei calciatori abruzzesi che le tolsero prima del via). Anche la Liga e la Ligue 1 stanno facendo i salti mortali per riprendere a giocare. Ma la strada resta comunque in salita.
SPAGNA E FRANCIA
Real, Barcellona e compagnia calciante sono stati messi all’angolo dal ministero della Sanità - al quale è stata delegata l’ultima parola in merito - e che ieri ha fermato il dispositivo che era in preparazione per effettuare alle squadre della Liga i test anti coronavirus per poter tornare a svolgere gli allenamenti. Il Ministero ha deciso: le regole sui tamponi non cambiano, i calciatori sono lavoratori come gli altri e dunque possono essere sottoposti a controlli solo in presenza di sintomi. I club potrebbero portare avanti i loro controlli solo a titolo completamente privato, ma non è chiaro come. Nessuna corsia preferenziale, dunque, nonostante il Consiglio supremo dello sport spagnolo abbia fornito al governo di Madrid l’indicazione che il calcio muove l’1,4% del Pil. Ancora più dura la polemica in Francia dove il ministro dello Sport, l’argento olimpico del nuoto a Sydney 2000, Roxana Maracinean ha dichiarato «lo sport non sarà la priorità nella nostra società». Tamponi e mascherine sono la discriminante anche per Parigi: «Se non ce ne saranno abbastanza - ha detto la Maracinean - i campionati di calcio e rugby (che disputerebbe soltanto la finale scudetto, ndr) non riprenderanno». Ma a complicare i piani è arrivata la notizia che Junior Sambia, 23enne centrocampista del Montpellier, è stato ricoverato in rianimazione per Covid-19.
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