Lazio, contro la Juve in palio solo l'orgoglio. Luis Alberto in dubbio

Lazio, contro la Juve in palio solo l'orgoglio. Luis Alberto in dubbio
di Alberto Abbate
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Domenica 19 Luglio 2020, 07:30
 Ciò che poteva essere e non sarà. Poteva essere la partita dell’anno, è diventata la sfida d’orgoglio della Lazio. Poteva essere lo scontro scudetto 20 anni dopo, sarà il primo match ball per sigillare almeno la questione Champions. Per carità, era l’obiettivo biancoceleste dichiarato ma, anche se verrà centrato, avrà il sapore del rimpianto. Perché la formazione d’Inzaghi aveva compiuto un autentico miracolo con un cammino trionfale di 22 risultati utili consecutivi sino al 29 febbraio. Il Coronavirus ha ucciso il sogno, ha spento la luce dal punto di vista mentale e fisico. Si sapeva (lo aveva dimostrato in ambito europeo) che la Lazio non era una squadra costruita per affrontare troppi impegni ravvicinati di seguito, ma nessuno poteva immaginarsi un simile crollo. Sicuramente una preparazione in parte errata ha inciso, così come i pesanti infortuni arrivati uno dietro l’altro. Ma ora è evidente anche il default nello spirito. Per questo Lotito ha provato a dare una scossa coi suoi sermoni di giorno in giorno. Inzaghi sta difendendo a spada tratta il gruppo, ma ora si aspetta un regalo: la vittoria a Torino, contro la Juve già battuta due volte (una in Supercoppa) quest’anno. Anche se c’è chi non è così d’accordo. 

DIVISIONI
Nessun calcolo è l’imperativo a Formello. Eppure adesso i tifosi si dividono. Se non si può coltivare il proprio sogno, quasi quasi meglio infrangere pure quello del prossimo. Battere la Vecchia Signora domani sera (ore 21.45 allo Stadium, diretta Sky) significherebbe andare sì a -5 dai bianconeri, ma sopratutto rivitalizzare le speranze delle concorrenti Inter e Atalanta in chiave scudetto. La Lazio ormai è scivolata al quarto posto e tanti sostenitori non vogliono che Conte e sopratutto l’antipatico Gasperini possa godere per ultimo. A Inzaghi ovviamente non interessa un simile discorso, sarebbe folle il contrario. I biancocelesti devono guardare a loro stessi e, in piccola parte, anche a un possibile tornaconto economico: ballano infatti pure 5 milioni in base al posizionamento. Per togliere ogni alibi, Lotito ha fissato i premi e pagato subito gli ingaggi di maggio. Adesso Immobile e compagni dimostrino il loro carattere in campo. 

RITIRO
Ha parlato anche con lo staff medico, Lotito. E’ pronto a rimetterci le mani ad agosto per i troppi dissidi manifestatisi all’interno. Intanto Inzaghi ritrova anche con Radu out: al suo posto giocherà Bastos con Acerbi (entrambi diffidati) e Luiz Felipe nel reparto arretrato. Lukaku prenderà il posto di Jony con Luis Alberto (nonostante qualche fastidio al ginocchio) , Parolo (o Cataldi), Milinkovic e Lazzari a completare il centrocampo. Immobile e Caicedo davanti dovranno tornare a mettere la palla dentro. Poi mancheranno altre 5 giornate per il congedo. Dopo Napoli ci sarà subito il rompete le righe il 3 agosto. Per i giocatori nemmeno 20 giorni di riposo perché – da ieri è ufficiale – il 23 scatterà il ritiro ad Auronzo in vista del prossimo campionato. Due-tre giorni prima a Roma le visite di rito e già qualcuno mugugna per le vacanze cosi brevi dentro lo spogliatoio. Eppure quanto è importante la preparazione lo si è visto. Con ciò che poteva essere e non sarà a Torino. 
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