Strappo tra la Roma e Nicolò Zaniolo. E non c'è da meravigliarsi. Alcuni atteggiamenti hanno seccato il management della società che rivendica il diritto a proporre il rinnovo nel momento che reputa più opportuno. Una storia che potrebbe concludersi in maniera infelice, perché nel giocatore sta nascendo rancore e il club è stanco di dedicare tempo (e anche energie) alla gestione del caso. Andiamo con ordine. Nicolò avrebbe dovuto firmare il nuovo contratto lo scorso dicembre a 3,5 milioni a stagione, ma i risultati sportivi della squadra hanno indotto Friedkin a bloccare tutto. Gli è stato detto, informando l'entourage e la famiglia, che i discorsi si sarebbero riaperti a fine campionato e con prestazioni convincenti la strada per l'adeguamento sarebbe stata in discesa. Lui ha ascoltato e segnando il gol partita contro il Feyenoord ha portato la Conference League nella Capitale.
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Ma il giorno del rinnovo non è mai arrivato.
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FEELING SCOMPARSO
C'è, però, un'altra realtà che è quella del giocatore. Zaniolo si sente insoddisfatto, un sentimento che è nato dalla panchina nel derby dello scorso 20 marzo e chi si gonfiato con il passare delle settimane. Inoltre, la dichiarazione di Pinto a fine mercato invernale («Non so se resterà») non gli hanno dato certezze sul futuro. È come se la società, all'epoca, avesse già previsto di venderlo in estate. Un atteggiamento che lo ha demotivato e non lo ha fatto sentire al centro del progetto. Ma nonostante questo non passa giorno in cui posta sui social foto alle prese con gli allenamenti. Vuole farsi trovare pronto da Mourinho che preferirebbe non trovarsi tra le mani un giocatore sul piede di partenza. Perché Milan e Juventus continuano a fargli la corte. Entrambe le società si sono incontrate con la Roma e stanno valutando tutte le formule per agevolare la cessione. Dalle contropartite al prestito con obbligo di riscatto, che garantirebbe alla Roma 15/20 milioni subito e una quarantina a fine prestito. D'altronde, come detto, Zaniolo rappresenta una totale plusvalenza per la società che si trova sotto la lente d'ingrandimento della Uefa. E una cessione del genere le permetterebbe di fare mercato più serenamente. Intanto, si lavora con il Sassuolo per Frattesi: gli emiliani sono fermi alla richiesta di 32 milioni. Dovrebbe, invece, sbloccarsi Celik in settimana.