Sessantasei milioni di anni fa, un asteroide di circa 9 chilometri di diametro colpì una vasta area con rocce sedimentarie ricche di idrocarburi e zolfo, nell'odierna Penisola dello Yucatan, in Messico. L'impatto del meteorite fu devastante: gli idrocarburi e lo zolfo contenuti nelle rocce si riscaldarono, liberando nell'atmosfera fuliggine e particelle di solfato che per lungo tempo oscurarono i raggi solari, causando un crollo globale delle temperature e la siccità.
Eventi alla base dell'estinzione di massa dei dinosauri. Ma, come osservano gli autori dello studio, Kunio Kaiho e Naga Oshima, la quantità di idrocarburi e zolfo contenuta nelle rocce varia notevolmente a seconda dei luoghi. In pratica l'estinzione dei dinosauri dipende anche dal luogo in cui avvenì l'impatto.
«La probabilità di un significativo raffreddamento globale, l'estinzione di massa e la successiva comparsa dei mammiferi - hanno osservato i ricercatori - era abbastanza bassa dopo l'impatto di un asteroide sulla superficie terrestre».
Un evento così catastrofico si è verificato perché l'asteroide ha colpito un'area ricca di idrocarburi. A modificare, quindi, la storia della vita sulla Terra, non è stato solo l'impatto di un asteroide, ma il luogo in cui è avvenuto. Se l'impatto fosse avvenuto in aree con concentrazioni inferiori di idrocarburi, non ci sarebbe stata un'estinzione di massa. Secondo i ricercatori circa il 13% della superficie terrestre soddisfa i requisiti che hanno causato l'estinzione di massa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA