Dalle semplici colonie di unicellulari comparvero un gran numero di bizzarri organismi multicellulari da cui derivano molte delle attuali specie. Un affascinante enigma per i paleontologi, tale però da mettere in discussione alcuni aspetti della teoria evolutiva e per questo chiamato il dilemma di Darwin. Per cercare di risolvere la questione, i ricercatori hanno per prima cosa quantificato le differenze anatomiche e genetiche esistenti nei moderni viventi e stabilito, con l'aiuto di fossili, una scala temporale in cui queste differenze si accumulano.
Confrontando poi questa scala temporale dei cambiamenti con quelli registrati dai fossili del Cambriano, i ricercatori sono riusciti a trovare una certa complementarità.
Il modello ha dimostrato che un'accelerazione del tasso di evoluzione, quindi un maggior numero di differenze accumulate nel tempo, sarebbe sufficiente a spiegare la rapida differenziazione avvenuta nel Cambriano.
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