Ma anche oggi il lancio non è avvenuto. Il count down, infatti, si è fermato quando alla partenza mancavano solo tredici secondi. Lo staff di Elon Musk ha fatto sapere che ci sono stati problemi al secondo stadio, nulla di più. Quindi il lancio slitta di 24 ore e la prossima finestra si aprirà domani, domenica 19 febbraio.
Qui la diretta video domani alle 15,30 ora italiana
Era una data tanto attesa quella di oggi, una partenza da ricordare visto che il Falcon 9 è stato posizionato sulla mitica rampa 39 A di Cape Canaveral, in FLorida, la stessa da dove partivano gli Space Shuttle.
(La rampa 39 A di Cape Canaveral con uno Shuttle)
I FLOP DI GENNAIO E SETTEMBRE
«È decisamente più difficile atterrare su una nave. È come una portaerei in confronto alla terraferma: un'area molto inferiore che si sposta e ruota». Queste le considerazioni di Elon Musk dopo il fallimento dell'atterraggio del primo stadio del Falcon 9 su una chiatta ancorata nel Pacifico lo scorso gennaio. Il tentativo non era andato a buon fine: il primo stadio, infatti, aveva duramente impattato sulla chiatta e si era rotto una «gamba» andando irrimediabilmente perduto.
(Il Tweet di Elon Musk dopo lo schianto l'esplosione del Falcon)
Poi, solo 5 mesi fa, un altro incidente, ancora più grave. Era la mattina del primo settembre 2016 quando, durante una serie di test ai motori del vettore che avrebbe dovuto portare in orbita un satellite israeliano (Amos 6), un'esplosione mandò in cenere il razzo. All'interno anche il satellite di Facebook che aveva il compito di portare Internet nelle aree più remote del mondo.
FALCON 9, CARTA DI IDENTITA'
Il vettore Falcon 9 di Space X è alto 70 metri e pesa 500 tonnellate, è anche il fulcro del programma di Space X sia per il prossimo trasporto degli astronauti per la stazione spaziale, sia per i programmi di turismo spaziale, obiettivi certo più vicini rispetto a Marte che Musk, da tempo, ha messo tra i suoi prossimi obiettivi.
Intanto, sempre in tema viaggi spaziali, anche la tecnologia italiana continua la sua corsa verso il pianeta rosso. Nel 2020 strumenti costruiti nel nostro Paese si preparano ad essere imbarcati su due missioni: l'europea ExoMars e la statunitense Mars 2020, entrambe in programma fra tre anni. Lo scopo è sempre lo stesso: cercare tracce di vita sul quarto pianeta del Sistema Solare.
(I tweet di Elon Musk di oggi circa l'arresto del count-down a Cape Canaveral)
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