Le Iene è inchiesta ma anche tematiche su cui riflettere. Nel talk condotto da Veronica Gentili e Max Angioni, ieri è stata ospite Lorella Boccia, ballerina e conduttrice, che su Italia 1 ha portato come tematica nel suo monologo il tema dell'abbandono. «Avevo 5 anni quando mio padre è sparito. Io scendevo in strada ad aspettarlo, e mi pettinavo i capelli per essere carina per lui mentre mia madre lo cercava al telefono. Diceva “Guarda che arriva”, invece non l'ho rivisto per 12 anni».
Lorella Boccia e l'abbandono del padre, il monologo a Le Iene
Non è stata un'infanzia facile per la ballerina che oltre a dover accettare l'assenza del padre ha dovuto affrontare con la madre anche molte difficoltà economiche: «Ci ha lasciato senza un soldo, e mamma ha dovuto pulire centinaia di case per farmi studiare danza».
Il racconto
Poi però lui è tornato: «É ricomparso quando avevo 20 anni: aveva avuto un infarto, e prima di entrare in sala operatoria voleva dirmi addio, ma nella corsa verso l’ospedale ho bucato una gomma.
La triste notizia
Poi però tutto è cambiato di nuovo: «Mi scriveva solo saluti banali, stupide GIF, non mi bastava. Ero nello studio di Amici quando mi hanno detto che era mancato». E ormai era troppo tardi, Lorella e il papà non hanno nemmeno potuto salutarsi: «L’ho abbracciato finché non mi hanno portato via a forza. Quel giorno ho capito che, a volte, devi imparare a prendere il meglio che una persona può̀ darti, anziché lamentarti per ciò che non ti ha dato. Fidatevi: non vale la pena scoprire cosa significhi ‘perdonare’ solo nel giorno in cui non puoi più farlo».