GUBBIO Una storia di solidarietà. Profondamente umana e bellissima, nella disperazione di questi giorni dopo la violenta ondata di maltempo che giovedì scorso ha messo in ginocchio il territorio eugubino, dell'Alto Chiascio e dell'entroterra pesarese nella vicina Cantiano che con Gubbio condivide la diocesi. Una famiglia eugubina, che vuole mantenere la riservatezza sull'identità, ha deciso di ospitare una ragazza di Cantiano che frequenta con la propria figlia il secondo anno alle scuole superiori. Un gesto speciale per dare un po' di serenità a questa giovane che, con la propria mamma, ha attraversato momenti difficili ed è sopravvissuta miracolosamente alla disavventura di quei terribili momenti in cui bomba d'acqua ha innescato l'alluvione con un meccanismo drammatico che ha lasciato segni pesanti nel borgo di circa duemila abitanti.
La giovane e la madre sono state travolte dalla piena che si è riversata nel centro abitato con l'acqua alta fino a quattro metri.
A Scheggia, dov'è stata chiusa la Flaminia fino a Ponte Riccioli per i segni dell'alluvione, sono andati in soccorso della famiglia del giovane Federico i compagni ai tempi del liceo Mazzatinti che hanno aiutato a rimuovere i detriti, mentre a Ponte Calcara la signora Maria Luisa ha testimoniato di trovarsi da sola in casa quando in un attimo il fiume Sentino ha esondato e il portone si è spalancato: gli armadi, la legna e il congelatore si sono rovesciati bloccando l’ingresso. Lei non poteva muoversi, poi fortunatamente è arrivato il figlio che vive a Gubbio e l'ha liberata con l’aiuto di tre persone.