Ast, lascia anche Paolo Zanella
Trasporto su treni e sicurezza i suoi record

Ast, lascia anche Paolo Zanella Trasporto su treni e sicurezza i suoi record
di Vanna Ugolini
3 Minuti di Lettura
Venerdì 11 Marzo 2022, 21:55

«Cosa posso dire? Missione compiuta. Abbiamo fatto delle cose belle, raggiunto obiettivi importanti e adesso si chiude un'esperienza e se ne apre un'altra». Paolo Zanella, economista fortissimamente voluto dall'ex Ceo di Ast Massimiliano Burelli per riorganizzare la fabbrica, lascerà a fine mese le acciaierie di Terni, dopo cinque anni e mezzo. Romagnolo, assicura che resterà in Umbria «perchè l'alternativa era Taranto e non me la sono sentita di fare il pendolare o sradicare un'altra volta la mia famiglia». Tra le righe, però, fa capire che Lucia Morselli aveva subito provato a fare shopping con il manager in uscita. «L'ha chiamato la Morselli in persona?». «No, per un primo colloquio mi ha chiamato un manager che prima era a Terni. Sono stato onorato ma poi ha prevalso l'altro ragionamento». In quale azienda umbra andrà non lo vuole ancora dire. Con lui continuerà a lavorare uno dei suoi collaboratori già uscito da Ast, Riccardo Tobia. Al manager della Lean transformation Terni deve il cielo un po' più pulito e la fabbrica il drastico calo degli infortuni sul lavoro.

«Ho appena ricevuto il certificato di anidride carbonica risparmiata aumentando il trasporto su rotaia abbiamo prodotto 30mila tonnellate in meno di CO2, diciamo che è come se quindicimila famiglie fossero passate all'energia pulita.

Aver incrementato il trasporto su rotaia è stata una cosa importante: renderà utilizzabile anche per il territorio la piastra logistica di Maratta, altre aziende potranno farlo, diminuendo drasticamente il trasporto su gomma». Un'altra cosa che lo ha reso felice è «aver ottenuto il più importante premio italiano di Lean transformation con la cassa mutua aziendale. Inoltre siamo l'unica acciaieria in Europa certificata anti-corruzione. Una cosa di cui vado assolutamente orgoglioso».

Poi c'è il drastico calo degli infortuni sul lavoro in fabbrica. «Nel 2020 nella mia struttura abbiamo avuto zero infortuni. Il calo comunque c'è stato in ogni settore. E' sempre stato il filo rosso che ha segnato il lavoro di Burelli. E dire che non sono stati anni facili: abbiamo avuto il terremoto, la crisi dei dazi, la pandemia, ora questi venti di guerra. Non è stato facile tenere l'azienda in carreggiata. Ma ce l'abbiamo fatta. E oggi comincia un nuovo capitolo. E' il momento di passare le consegne».

Ci rispiega in cosa consiste la Lean transformation? «E' l' applicazione di semplici regole dettate dal buon senso che serve ad eliminare gli sprechi di tempo e di denaro nelle aziende e di migliorare la qualità dei processi ma anche della vita delle persone che lavorano. E' normata da una serie di regole e strumenti per metterla in atto». Sembra semplice a parole ma riuscire ad attuarlo in una acciaieria non era per niente scontato.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA