Oltretutto uno dei più vivaci, per fortuna di questi tempi ammorbidito dalla lunga vacanza. La procedura, prevista dal regolamento per l’utilizzo delle strutture elettroniche di Palazzo Spada, tende infatti a controllare periodicamente ed a campione, con estrazione alla quale sono presenti masolo ad assistere anche i rappresentanti sindacali, i computer dell’ente e la posta elettronica al fine di stabilirne l’uso corretto.
Insomma la posta e i computer del comune non possono essere utilizzati per fini personali. Non solo Facebook, che infatti è inaccessibile da Palazzo Spada, e gli altri social network devono infatti essere evitati, ma anche un utilizzo improprio della posta comunale e del servizio di intranet dell’ente. Quello che i sindacati e i dipendenti hanno accettato, più omeno con rassegnazione, è adesso però un problema se, come d’altronde cita il regolamento, tra «tutti gli utenti» da sottoporre al controllo ci sono anche i consiglieri comunali.
Non perché questi ultimi debbano sentirsi esenti dal praticare «buon uso» delle strutture dell’ente,ma perché frugare persino nella posta può comportare per un esponente politico un problema in più di riservatezza da rispettare. Trattandosi poi di un consigliere d’opposizione, il nome che è uscito dal sorteggio è quello di Francesco Chico Maria Ferranti, la questione appare addirittura più delicata. E per il segretario comunale Aronica, di questi tempi ormai abituato a trattare questioni spinose il nodo da sciogliere è quanto mai complicato. Qualunque sia la decisione le ripercussioni che si avranno non mancheranno di suscitare reazioni e discussioni.
Sulla vicenda la precisazione del segretario generale che assicura non ci saranno controlli su consiglieri e assessori comunali. La riserva è stata sciolta il 5 agosto, dopo quattro giorni, ma c'è un altro fatto da chiarire: delle dieci postazioni sotto controllo (solo gli ultimi sette giorni, poiché è tecnicamente complicatissimo risalire più indietro nel tempo) ce ne sono due che non riguardano dipendenti del Comune. In un caso si tratta di un dipendente dell'ex Cmm.
© RIPRODUZIONE RISERVATA