Foligno, anziana costretta a chiudersi a chiave in camera da letto per evitare i maltrattamenti del figlio. Scatta l'arresto

Foligno, anziana costretta a chiudersi a chiave in camera da letto per evitare i maltrattamenti del figlio. Scatta l'arresto
di Giovanni Camirri
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Venerdì 2 Febbraio 2024, 09:37

FOLIGNO - Anziana mamma costretta, di notte, a chiudersi a chiave in camera da letto o a trascorrere molte ore in pronto soccorso per non rimanere sola riuscendo cercando in qualche modo, così facendo, di sfuggire alle intemperanze e ai maltrattamenti perpetrati a suo carico dal Figlio. L’uomo, un 52enne è stato arrestato dalla polizia e messo in regime di arresti domiciliari. Nelle scorse ore i poliziotti del commissariato di via Garibaldi hanno arrestato il 52enne n esecuzione di un’ordinanza cautelare applicativa della misura degli arresti domiciliari, provvedimento emesso dal gip del il Tribunale di Spoleto. L’uomo – ricostruisce una nota della polizia -, è ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia ai danni della madre convivente, da anni vittima di aggressioni verbali, minacce ed altri episodi di violenza psicologica. Questi episodi, quasi sempre derivanti dall’abuso di sostanze alcoliche, si sostanziavano in improvvisi scatti d’ira del 52enne, il quale più volte, per futili motivi, aveva minacciato gravemente la madre, arrivando persino a brandire un coltello contro di lei e distruggendo gli oggetti e le altre suppellettili presenti all’interno della casa.

Per questi motivi, da alcuni mesi, durante la notte, l’anziana aveva preso l’abitudine di chiudere a chiave la porta della propria camera da letto, nel timore che il figlio potesse accedervi e farle del male. In una recente occasione, inoltre, la vittima era stata talmente terrorizzata dal comportamento del figlio da decidere di rifugiarsi per un’intera notte presso il pronto soccorso dell’ospedale di Foligno, in modo da non dover rimanere sola in casa con lui. Le aggressioni verbali, le minacce e gli scatti d’ira del 52enne, diventati ancora più frequenti nelle ultime settimane, hanno indotto l’anziana a rivolgersi alla polizia.

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