Foligno, vertenza Althea, il sindaco Mismetti: «Intervenga la Regione». Cgil, Cisl e Uil: «Nuovo incontro il 4 luglio». L'azienda: «Ecco la nostra posizione»

Foligno, vertenza Althea, il sindaco Mismetti: «Intervenga la Regione». Cgil, Cisl e Uil: «Nuovo incontro il 4 luglio». L'azienda: «Ecco la nostra posizione»
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Venerdì 22 Giugno 2018, 15:26 - Ultimo aggiornamento: 18:36
FOLIGNO - Caso Althea, giovedì s'è svolto a Roma l'incontro tra a società e i sidnacati. Lo hannor eso noto Adolfo Pierotti - Fim Cisl, Simone Pampanelli - Fiom Cgil, Michele Paliani - Uilm Uil. «Oggetto della discussione - spiegano i sidnacalisti -, come ormai da mesi, è stato il piano industriale e la conseguente fusione di tute le aziende del gruppo (Ebm, Ital Tbs, Crimo Italia, Mesa Italia, Althea ed altre). Le preoccupazioni lanciate nei giorni scorsi dai sindacati si sono materializzate in tutta la loro pesantezza quando l’azienda ha dichiarato la chiusura dei siti di Foligno (Pg) e Fisciano (Sa) con conseguente esigenza di trasferire tutto il personale amministrativo a Roma - nuova sede legale del gruppo - e a Milano. Sono 80 i trasferimenti previsti dal piano industriale e insisterebbero per la gran parte a Foligno - secondo i sindacati più di quaranta - e a Fisciano, il tutto a partire dal 2 luglio, data prevista per la fusione. Dopo ore di alta tensione, dovute alla chiusura da parte dell’azienda alle richieste del sindacato - che vede i trasferimenti come esuberi di fatto e la chiusura delle sedi come una vera e propria ristrutturazione industriale da affrontare con gli strumenti idonei tipo la cassa integrazione - il tavolo si è ricomposto sulla necessità di un nuovo incontro, fissato per il 4 luglio, nel quale discutere di possibili soluzioni per un impatto meno traumatico per i lavoratori coinvolti, congelando per il momento ogni azione da parte di Althea. I sindacati - conludono - affermano che la vertenza ha un impatto importante non solo nei territori maggiormente coinvolti, ma anche rispetto la capacità del gruppo di mantenere alti i livelli qualitativi del servizio (servizio sanitario pubblico) e che, per questo, sembra ancor più imbarazzante la solitudine con la quale i rappresentanti dei lavoratori sono costretti ad affrontare la vertenza». 
IL SINDACO
«Rivolgo un appello alla presidente della Regione, Catiuscia Marini, perché intervenga affinchè la vertenza Althea venga posta all’attenzione del ministero del lavoro: non credo che sia accettabile che venga chiuso un presidio di ricerca e di innovazione». Lo ha affermato il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, a proposito della ventilata chiusura dell’azienda Ebm, che fa parte del gruppo Althea. «Quello che è stato evidenziato dai lavoratori si è puntualmente verificato, ha osservato Mismetti. Mi auspico che venga scongiurata questa decisione e confido nell’intervento della Regione».
L'AZIENDA
Ed ecco la nota diffusa sa Althea: «I vertici di Althea hanno nuovamente incontrato  i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali, proseguendo il confronto sulle linee strategiche del piano di riorganizzazione delle strutture italiane del Gruppo. Althea Italia rappresenta una realtà unica nel panorama internazionale della gestione integrata delle tecnologie biomediche. La necessità di integrare e sviluppare la tipologia e la qualità della vasta gamma di servizi erogati dall’Azienda e di migliorare l’offerta a beneficio del Sistema Sanitario ha spinto Althea ad elaborare un piano strategico volto a semplificare e razionalizzare la struttura organizzativa, per operare sul mercato con un approccio commerciale ed operativo integrato. Nell’incontro odierno i vertici di Althea hanno potuto fornire ulteriori indicazioni sul piano industriale, elaborato negli ultimi mesi con il duplice obiettivo di garantire lo sviluppo e la sostenibilità del business in Italia e di salvaguardare le competenze e la professionalità dei lavoratori, minimizzando gli impatti sulla continuità occupazionale. In particolare, pur confermando che non sono previsti esuberi, le esigenze di razionalizzazione del modello organizzativo e di semplificazione dei processi impongono la chiusura delle sedi di Fisciano e Foligno. Per le altre sedi non si ipotizza la chiusura ma, al più, la necessità di accorpare alcune funzioni amministrative e di supporto. Complessivamente, la riorganizzazione delle attività determina la necessità di trasferire circa 80 risorse, per lo più provenienti dalle sedi di Foligno e Fisciano, presso quelle di Roma e Milano. Con riferimento in particolare alla Regione Umbria, Althea riconferma la volontà di conservare la presenza sul territorio, come dimostra il mantenimento del centro di eccellenza di Gualdo Tadino e dei professionisti attivi presso tutte le strutture sanitarie attualmente servite dal Gruppo. In totale, Althea continuerà ad impiegare oltre 100 dipendenti nella regione umbra. Althea ribadisce, infine, il proprio impegno a mantenere un dialogo continuativo con le Parti Sociali e un confronto franco e diretto, per mettere in campo tutte le opportune azioni volte a limitare al massimo l’impatto sociale derivante dal processo di riorganizzazione e poter valutare eventuali strumenti a supporto del trasferimento dei lavoratori. E’ già stato fissato un prossimo incontro per i primi giorni di luglio».
 


 
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