IL SINDACO
«Rivolgo un appello alla presidente della Regione, Catiuscia Marini, perché intervenga affinchè la vertenza Althea venga posta all’attenzione del ministero del lavoro: non credo che sia accettabile che venga chiuso un presidio di ricerca e di innovazione». Lo ha affermato il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, a proposito della ventilata chiusura dell’azienda Ebm, che fa parte del gruppo Althea. «Quello che è stato evidenziato dai lavoratori si è puntualmente verificato, ha osservato Mismetti. Mi auspico che venga scongiurata questa decisione e confido nell’intervento della Regione».
L'AZIENDA
Ed ecco la nota diffusa sa Althea: «I vertici di Althea hanno nuovamente incontrato i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali, proseguendo il confronto sulle linee strategiche del piano di riorganizzazione delle strutture italiane del Gruppo. Althea Italia rappresenta una realtà unica nel panorama internazionale della gestione integrata delle tecnologie biomediche. La necessità di integrare e sviluppare la tipologia e la qualità della vasta gamma di servizi erogati dall’Azienda e di migliorare l’offerta a beneficio del Sistema Sanitario ha spinto Althea ad elaborare un piano strategico volto a semplificare e razionalizzare la struttura organizzativa, per operare sul mercato con un approccio commerciale ed operativo integrato. Nell’incontro odierno i vertici di Althea hanno potuto fornire ulteriori indicazioni sul piano industriale, elaborato negli ultimi mesi con il duplice obiettivo di garantire lo sviluppo e la sostenibilità del business in Italia e di salvaguardare le competenze e la professionalità dei lavoratori, minimizzando gli impatti sulla continuità occupazionale. In particolare, pur confermando che non sono previsti esuberi, le esigenze di razionalizzazione del modello organizzativo e di semplificazione dei processi impongono la chiusura delle sedi di Fisciano e Foligno. Per le altre sedi non si ipotizza la chiusura ma, al più, la necessità di accorpare alcune funzioni amministrative e di supporto. Complessivamente, la riorganizzazione delle attività determina la necessità di trasferire circa 80 risorse, per lo più provenienti dalle sedi di Foligno e Fisciano, presso quelle di Roma e Milano. Con riferimento in particolare alla Regione Umbria, Althea riconferma la volontà di conservare la presenza sul territorio, come dimostra il mantenimento del centro di eccellenza di Gualdo Tadino e dei professionisti attivi presso tutte le strutture sanitarie attualmente servite dal Gruppo. In totale, Althea continuerà ad impiegare oltre 100 dipendenti nella regione umbra. Althea ribadisce, infine, il proprio impegno a mantenere un dialogo continuativo con le Parti Sociali e un confronto franco e diretto, per mettere in campo tutte le opportune azioni volte a limitare al massimo l’impatto sociale derivante dal processo di riorganizzazione e poter valutare eventuali strumenti a supporto del trasferimento dei lavoratori. E’ già stato fissato un prossimo incontro per i primi giorni di luglio».
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