GUBBIO - Se ne fregano se piove, fa freddo, c’è il vento, poi torna il sereno con un pallido sole. Alla Spartan Race sono sempre pronti a tutto, peraltro ritrovando in parte lo scenario meteo dell’anno scorso. Gli atleti affrontano prove durissime in quella che è considerata la corsa a ostacoli più famosa e difficile al mondo. La due giorni eugubina è stata per il meteo come andare sulle montagne russe alle giostre. I partecipanti sono comunque rimasti pure stavolta affascinati, esternando con convinzione che con le condizioni climatiche peggiori la Spartan è più bella e avvincente, sentendo meno gli sbalzi termici quando ci si bagna o si compiono esercizi particolarmente impegnativi.
Del resto la competizione richiama alla memoria gli spartani, i discendenti degli antichi conquistatori, cittadini con pieni diritti, possidenti terrieri e soprattutto guerrieri. L'esercito spartano era l'organizzazione armata della città-Stato di Sparta, ancora oggi riconosciuto per la sua etica e il rigore morale: chi era militare a Sparta doveva essere un esempio per la comunità. La due giorni a Gubbio è stata una vera battaglia, con circa cinquemila partecipanti, provenienti da diverse parti d’Europa e del mondo, e un movimento del doppio tra organizzatori, protagonisti, familiari e amici.
La città è stata presa d’assalto con le varie prove disseminate su più percorsi tra categorie e tipologie, fino ad arrivare sulla Rocca in cima al monte Ingino, proprio sotto la stella cometa dell’Albero di Natale più grande del mondo. Un segnale l’ha mandato l’eugubino Manuel Moriconi che dopo l'oro dello scorso anno, conquistato sempre a Gubbio, è tornato sul podio per il terzo posto che gli ha valso il bronzo nella categoria maschile della Beast Pro Champions, sul percorso di 21 chilometri con 30 ostacoli. Moriconi ha fissato il tempo in 2 ore 12 minuti e 57 secondi, dietro al trentino Loris Pintarelli salito sul gradino più alto (2 ore 6 minuti e 38 secondi) e a Luca Pescollderungg nella piazza d’onore.
Tra le donne primo posto per la fiorentina Rigerta Kadija con il tempo di 2 ore 45 minuti e 42 secondi, seguita dalla ceca Klara Lokajickova e la britannica Andrea Berquez.
La due giorni è scattata sabato mattina, sotto la pioggia, da piazza San Giovanni, resa famosa dalle otto edizioni della fiction Don Matteo con Terence Hill, dov’è stato suonato l’Inno di Mameli. Gli atleti hanno poi affrontato tutto il percorso, sia cittadino che montano, fino all’arrivo al Teatro Romano. La presenza di atleti eugubini è stata assicurata anche dalla palestra Cross Rulez Gubbio, che da sempre ha legato il proprio nome a questa disciplina e nel gran finale di ieri proprio l’eugubino Moriconi, alfiere della Cross Rulez Gubbio, ha vinto la prova Super, la più difficile con 891 metri di dislivello e il passaggio mozzafiato in cima alla Rocca di Sant’Ubaldo.
L’organizzazione della Spartan Race ha di nuovo scelto Gubbio come location per le bellezze architettoniche e paesaggistiche, ritenendo il parco del Teatro Romano luogo ideale per un momento molto intenso e spettacolare legato al superamento degli ostacoli più difficili sotto gli occhi di tantissimi appassionati e curiosi che hanno preso d'assalto soprattutto ieri pomeriggio l'area alle porte della città. Hanno colpito nel segno soprattutto la tenacia e la grinta dei partecipanti che hanno dato fondo a tutte le proprie energie per superare le prove.