Il Natale dei piccoli comuni: le case divise a metà dai confini

Il Natale dei piccoli comuni: le case divise a metà dai confini
di Monica Riccio
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Mercoledì 9 Dicembre 2020, 18:48 - Ultimo aggiornamento: 23:11

Nel paesino di Assola, letteralmente diviso a metà dal confine italo-francese, vivono il contrabbandiere napoletano Giuseppe La Paglia (interpretato da Totò) ed il doganiere francese Ferdinand Pastorelli (a cui da vita l'attore Fernandel). E proprio sul confine, di qua e di là, si svolgono le loro avventure nel film “La legge è legge”, nel 1958, in particolare nell'Albergo delle due frontiere, che si trova proprio sul confine, con la cucina che si trova in Italia e il resto della struttura che batte bandiera francese.

Allora il Covid non esisteva e meno che mai c'erano i Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri a blindare i confini dei comuni a Natale e Capodanno. Non ci sono Totò e Fernandel ma qualcosa di simile alle loro avventure di confine succede, a dire il vero da anni e anni, a Allerona Scalo, frazione che in parte fa capo al comune di Allerona e in parte a quello di Castel Viscardo, due comuni dell'Orvietano.

Il centro abitato della piccola frazione è infatti terra anagraficamente divisa tra i due comuni che vanno in genere d'amore e d'accordo, e i cui sindaci Sauro Basili per Allerona e Daniele Longaroni per Castel Viscardo, molto spesso uniscono le forze quasi ad essere un solo comune. Tutto è filato liscio fino al Dpcm del 3 dicembre, quando il Governo ha deciso di chiudere i confini dei comuni per Natale e Capodanno.

A Allerona Scalo, e magari in molti altri paesi italiani, questa decisione ha fatto sorridere più di una famiglia perché qui c'è chi cucina a Allerona e dorme a Castel Viscardo, come Raffaele e Mariangela una giovane coppia residente a Allerona la cui casa è attraversata dal confine con Castel Viscardo. «Pranziamo a Allerona e dormiamo a Castel Viscardo – hanno raccontato all'Ansa che li ha intervistati – e nel passaggio in soggiorno teniamo pronta la autocertificazione». Ridendo e scherzando il problema è serio, e lo è anche per chi come le sorelle Dina e Silvana abita l'una difronte all'altra ma una in comune e l'altra nell'altro.

La questione è presto risolta dal sindaco di Allerona, Sauro Basili (nella foto sotto): «Qua da noi il confine comunale taglia in due almeno una decina di abitazioni e separa intere famiglie di pochi metri, anche solo uscire di casa e rientrarvi significa attraversare il confine. Fin qui non abbiamo mai avuto nessun problema di sorta – spiega il primo cittadino alleronese – ora però deve prevalere il buon senso, non c'è altra soluzione. La norma che impone a Natale e Capodanno di non uscire dal proprio comune – dice – qua da noi è inapplicabile.

Ripeto occorre il buon senso, nulla altro». Ce la faranno Dina e Silvana a pranzare insieme senza l'arrivo dei carabinieri a separarle? E Mariangela e Raffaele troveranno in soggiorno i vigili a multarli mentre passano da una parte all'altra della loro casa? Speriamo che tutto si possa risolvere come spiega il sindaco Basili, con buon senso, e con senso civico, senza assembramenti ma anche con un pizzico di tolleranza laddove possibile.

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