Luce-gas e mercato tutelato, dilemma per 100mila umbri. Come può cambiare la bolletta

Luce-gas e mercato tutelato, dilemma per 100mila umbri. Come può cambiare la bolletta
di Fabio Nucci
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Sabato 9 Dicembre 2023, 09:02

Mercato libero o tutelato, un dilemma che in Umbria interessa oltre 540mila utenze domestiche del servizio elettrico e 390mila del gas. Ma per circa 100mila famiglie, dal primo aprile il peso delle bollette potrebbe cambiare visto lo stop imposto al mercato tutelato dell’energia. Anche tali clienti dovranno infatti conformarsi alle trattative del mercato libero, rinunciando ai prezzi calmierati. Almeno per i nuclei non considerati “vulnerabili” che in Umbria, stando gli ultimi bonus energetici distribuiti, sono quasi 30mila.
A costruire la mappa dei clienti umbri di luce e gas, contribuiscono le statistiche di Arera, l’Autorità di regolamentazione per energia reti e ambiente, che al 30 giugno ha censito nella regione quasi 390mila punti domestici e 1.730 condomini attivi nel settore gas, l’80% dei quali clienti del mercato libero. Una percentuale molto simile nelle due province nelle quali, quindi, 77mila famiglie e 340 condomini per i quali dal primo aprile finirà il regime del mercato tutelato. In questo caso, il costo della materia prima (elettricità e gas) è stabilito periodicamente da Arera in base alle condizioni di mercato. Un sistema che come ricordano le associazioni dei consumatori, “garantisce il prezzo più basso possibile per i consumatori, ma non elimina comunque il rischio dei rincari”. Il prezzo, infatti, non è bloccato e resta comunque influenzato dalle fluttuazioni di mercato, sia al rialzo che al ribasso.
Considerando stime effettuate a fine settembre da Segugio.it per Sostariffe, in Umbria nel 2023 chi ha optato per il mercato libero ha speso 1.258 euro contro i 1.506 del mercato tutelato. Quanto all’energia elettrica, è stata stimata una spesa di 955 euro per il mercato libero e di 1.424 euro per quello di maggior tutela. In Umbria il settore comprende circa 540mila utenze domestiche elettriche il 79% delle quali ha optato per il mercato libero: sono quindi 115mila (86mila in provincia di Perugia), le famiglie che saranno costrette a lasciare la “maggior tutela”, regime per il quale, come ricordato, le condizioni contrattuali sono definite dall’Autorità.
Se da qui al primo aprile tali clienti (77mila per il gas, 115mila per la luce) non sottoscriveranno un’offerta di mercato libero la fornitura passerà automaticamente e senza interruzioni al servizio a tutele graduali (Stg) la cui interruzione è prevista nel 2027. Una sorta di “salvagente” che prevede condizioni contrattuali ed economiche definite sempre dall’Arera anche sulla base delle aste che saranno bandite dall’11 dicembre. Le utenze, intanto, sono state suddivise in 26 aree da 220mila clienti ciascuna e un singolo operatore, tra gli aggiudicatari, non potrà servire più del 30% di una singola area.
Tale iter non interesserà i clienti vulnerabili che continueranno ad essere serviti dal mercato di maggior tutela anche dopo il primo aprile 2024. Rientrano in tale categoria, le famiglie che si trovano in condizioni economiche svantaggiate, ad esempio, i percettori di bonus. Gli ultimi dati messi a disposizione da Arera indicano per l’Umbria il 7% di utenti di elettricità fragili, pari a 29.206 Pod (Point of delivery) e l’8% tra i consumatori di gas, pari a 24.160 Pdr (Punti di riconsegna). Sono tuttavia considerati fragili anche i clienti che versano in gravi condizioni di salute tali da richiedere l’uso di apparecchiature medico-terapeutiche elettroniche, nuclei nei quali siano presenti soggetti con disabilità o hanno oltre 75 anni.
Intanto, considerando le ultime quotazioni, a dicembre Arera stima una spesa annua che, a seconda dei consumi, varia da 489 a 884 euro per l’energia elettrica, e da 189 a 4.200 euro per il gas.

In entrambi i casi si stima un calo considerevole rispetto a dicembre 2022, dal 26 al 29% per la luce, dal 17 al 26% per il gas. Ipotizzando una famiglia di tre persone che risiede in Umbria, il 2023 potrebbe chiudersi con una spesa annuale di 770 euro per l’energia elettrica e di circa 800 euro per il gas con un risparmio di oltre 500 euro, rispetto al 2022.

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