Orvietana, mister Fiorucci: «E' un girone equilibrato, fin qui siamo stati pure sfortunati»

L'allenatore dei biancorossi parla del campionato di serie D: "Non ci sono squadre scarse e non vedo ancora un altro Arezzo, a noi manca qualche punto ma siamo un gruppo nuovo"

Orvietana, mister Fiorucci: «E' un girone equilibrato, fin qui siamo stati pure sfortunati»
di Paolo Grassi
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Venerdì 20 Ottobre 2023, 00:15

ORVIETO - Andare in campo ogni domenica sapendo che è una battaglia. L'Orvietana ha cominciato i campionato con qualche inciampo, ma nelle ultime due partite è migliorata in media risultati. E già, in casa biancorossa, è tempo di paragoni con lo scorso anno, per puntare ora a una stagione dignitosa e a una salvezza tranquilla anche in un girone E di serie D molto equilibrato. «L'anno scorso - dice il tecnico, Silvano Fiorucci - abbiamo fatto un capolavoro, tirandoci fuori proprio all'ultimo. Quest'anno la squadra è quasi totalmente cambiata, per i diciassette ventesimi». Fin qui, una vittoria, un pareggio e 4 sconfitte. Ma secondo il mister mancano qualcosa: «Col Gavorrano, un paio di punti buttati. Con il Seravezza, signora squadra, non avremmo meritato di perdere, per di più a quattro minuti dalla fine. Anche domenica, a Cenaia, due o tre gol mangiati. Ma il calcio è questo. Fino ad oggi ci ha tolto, speriamo che più avanti cominci a darci». Dice, però, di essere contento di una squadra che sta crescendo, ma sa anche bene che quest'anno si va in campo con l'elmetto: «Fino all'ultimo sarà una battaglia, perché siamo in un girone dove non c'è una squadra scarsa».

C'è da lottare. Fin qui l'Orvietana lo ha fatto, nonostante gli infortuni: «Mai avuto - dice Fiorucci - l'organico al completo. Prima Danilo Greco, poi Cristiano Marsilii e Lorenzo Vignati.

Fino a qui, però, il nostro lo abbiamo sempre fatto. Siamo stati anche poco fortunati, tranne con Figline in cui siamo riusciti a ribaltare tutto. Domenica scorsa, come dicevo, avremmo meritato di più. Ma se il campo dice 1-1, vuol dire che dobbiamo essere ancora più bravi». Un'Orvietana a caccia di un'identità anche sul piano tattico. Alla prima partita, modulo di base 4-3-3. Poi 4-4-2. Quindi due volte 4-2-3-1 e due volte 4-3-1-2. Ma Fiorucci spiega come questa duttilità sia da sempre la sua filosofia: «Un modulo fisso, non c'è. Domenica siamo partiti 4-3-1-2, poi siamo passati a 4-3-3 e 4-4-2. A me piacciono le squadre camaleontiche. Non ho avuto mai un modulo fisso. Soprattutto in queste categorie. L'anno scorso partimmo 4-3-3, poi con l'arrivo di un attaccante come Guglielmo Mignani tornammo al 4-4-2 e al 4-3-1-2».

La stagione è appena cominciata, ma l'obiettivo è difendersi al meglio. «Speriamo in una prima parte migliore dello scorso anno. In questo girone ci sarà da battagliare fino alla fine. Il Livorno, che sembrava una corazzata, ha preso quattro gol domenica. Noi abbiamo perso meritatamente la prima con il Tau Altopascio, squadra con notevoli disponibilità economiche e che ha operato acquisti importanti. Molto interessante anche la Pianese che ha fatto bene lo scorso anno, oltre al Livorno e soprattutto al Grosseto che ha speso cifre importantissime per puntare alla serie C». Ad oggi, Fiorucci, non vede ancora una potenziale dominatrice del girone: «Non so dire se verrà fuori l'Arezzo dello scorso anno. Lo vedremo».

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