Perugia, incubo rapine: in tre con la pistola svuotano una gioielleria

Perugia, incubo rapine: in tre con la pistola svuotano una gioielleria
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Mercoledì 21 Febbraio 2024, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 08:57

PERUGIA - In tre. Con due pistole. Il terrore si materializza a pochi minuti dalla chiusura del negozio. Proprio come lunedì sera in centro. È successo ieri sera, in una gioielleria di Collestrada. L’irruzione, secondo quanto si apprende, avvenuta intorno alle 20.40 quando l’attività commerciale era in fase di chiusura. 
I tre banditi, brandendo le due pistole, hanno fatto incetta di oro e gioielli. Svuotando le vetrinette, rubando anelli e qualunque oggetto prezioso sul quale sono riusciti a mettere le mani.

Poi la fuga, velocissima, con il personale della gioielleria ancora sotto choc che non ha potuto fare altro che richiedere l’intervento dei carabinieri. Sul posto immediato l’intervento dei militari della stazione di Ponte San Giovanni e dei colleghi del Nucleo operativo di via Ruggia.
Subito sono partiti tutti gli accertamenti per ricostruire l’accaduto e individuare una potenziale via di fuga dei banditi 

Paura di andare al lavoro. Da Ponte San Giovanni al centro. Inevitabile, se ogni giorno devi fare conto con il rischio concreto che un balordo qualunque possa entrare, aggredirti e feriti. Inevitabile, anche per via del fatto che in centro le voci corrono velocissime e quella ragazza ancora sotto choc, vittima dell’ultimo assalto alle boutique dell’acropoli rappresenta un’immagine che colpisce e spaventa una volta di più.
Ferite non immediate da rimarginare, specie se non si tratta di una tantum ma avvengono in serie.

La questione dei furti nei negozi in centro va avanti almeno dai primi di novembre e nonostante le forze dell’ordine, ma anche lo stesso prefetto (che prima di Natale si incontrò con una delegazione di commercianti dell’acropoli proprio sul tema) fino ai vertici di Palazzo dei Priori (l’assessore alla sicurezza, Luca Merli, segnalato sempre molto vicino a chi ha subito questi assalti) l’abbiano tutt’altro che presa sotto gamba, l’emergenza non sembra allentarsi.

E l’assalto di lunedì sera, all’orario di chiusura, in un negozio di abbigliamento lungo via Baglioni ne rappresenta purtroppo la conferma. Con l’aggiunta che stavolta la commessa si sarebbe potuta fare molto male nel tentativo di bloccare il balordo in fuga con un giaccone del valore di qualche centinaio di euro. Come la titolare di un altro negozio lungo via Oberdan, cui qualche settimana fa pare sia toccata la stessa disavventura: aggredita e buttata a terra da un balordo nel tentativo di impedirgli il furto di alcuni oggetti all’interno del suo negozio.

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