Per l'Expo un viaggio
a bordo dell'Apollo

Per l'Expo un viaggio a bordo dell'Apollo
di Italo Carmignani
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Giovedì 27 Febbraio 2014, 18:59 - Ultimo aggiornamento: 19:00
PERUGIA - Senza scomporre la sua preziosa vocazione all'iniziativa, la Regione si prepara all'evento dell'Expo di Milano del 2015 con l'attenzione e l'impegno riservati ai progetti spaziali.

Nonostante ci sia solo da decidere cosa mettere nello stand Umbria, inserito in una più vasta sezione Italia per appena sette giorni, e scegliere un evento di preparazione a piacere con trecentomila euro già pagati, è stata attivata una squadra di scienziati e un lungo programma d'incontri. Invece di agevolare le decisioni con la velocità imposta dal ritardo con cui ci si è messi a pensare come vestire l'Umbria per l'Expo più importante del mondo, si promuovono tavoli della concertazione come fosse da scegliere di cambiare il titolo quinto della Costituzione, la legge elettorale e il piano d'attacco alla Corea in un colpo solo. E nonostante siano pervenute alla Regione le proposte di imprenditori umbri per gestire al meglio l'iniziativa, arrivate sollecitazioni dal Governo per adottare una linea decisionale rapida e lo stesso neo segretario regionale del Pd abbia chiesto agli amministratori di cambiare spartito alla concertazione, il pensiero degli esperti regionali è quello di ascoltare tutti, ma proprio tutti. E poi decidere. Guai però seguire il ritmo di chi ha già due piedi nel programma dell'Expo e che si è messo al lavoro molti mesi fa ottenendo tutto il comparto del cacao e delle praline per uno spazio che porterà Perugia per sei mesi nella vetrina sul mondo. Oppure sentire il richiamo di un grande produttore vinicolo, impegnato a spiegare da queste colonne come sia necessario promuovere idee e mezzi, siano questi treni speciali oppure voli charter, quanto pronto a spendersi in prima persona per la causa. Basta sia ora.Meglio incontrare i rappresentanti delle forze sociali, delle categorie imprenditoriali, artigianali, commerciali, tecniche, scientifiche, universitarie e di base. E magari attivare un consorzio per organizzare grandi convegni in cui coltivare l'auspicio di un fervido e concorde coordinamento degli intenti allo scopo di raggiungere un clima di operosa cooperazione. Come sempre si disturba l'astrofisica e ci si attrezza per un viaggio sulla luna. Dimenticando il tema dell'Expo. Dedicato molto più semplicemente alla terra.
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