Scuole di frontiera, negli istituti dell’Alto Tevere arrivano iscrizioni da tre regioni

Studenti dal Patrizi-Baldelli-Cavallotti di Città di Castello
di Remo Gasperini
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Venerdì 22 Dicembre 2023, 08:35

PERUGIA - E’ un dato di fatto: la scuola umbra attira. Basta fare un giro negli istituti di “frontiera” per avere riscontri in merito. 

EUGUBINO Mariella Marinangeli dirigente scolastico del Polo liceale Mazzatinti comunica con millimetrica precisione che su 1070 studenti, 69 arrivano da fuori regione: Cantiano (30), Cagli (26), Roma (3), Apecchio e Acqualagna (2); Colli al Metauro, Urbino, Realmonte (AG), Rieti, Santa Marinella, Corigliano e Rossano Calabro uno a testa. Le scelte: Liceo Scientifico 27; liceo Scienze Umane 21; Liceo Sportivo 12; Liceo artistico 8; Liceo Classico 1. Dice da parte sua David Nadery IIS dirigente scolastico del Cassata-Gattapone: “Abbiamo circa il 35% dell’utenza che proviene da oltre 10/12 comuni diversi fuori da Gubbio, tra i quali anche alcuni dalle Marche (Fabriano, Cagli, Cantiano, Acqualagna, Apecchio e altri). In totale gli alunni provenienti da comuni diversi da Gubbio saranno circa 350/400 su un totale di circa 1000. Si iscrivono a qualsiasi indirizzo, soprattutto a quelli del settore tecnologico: informatica, elettronica, meccanica, agraria, biotecnologie sanitarie, geometri.

ALTO TEVERE La realtà scolastica di Città di Castello si giova di una condizione tipica del crocevia con altre due regioni confinanti (Marche e Toscana) e con la vicina Emilia Romagna che inizia poco prima del Verghereto. L’aspetto geografico è importante ma è l’offerta formativa a fare da polo di attrazione. E c’è da dire che le varie scuole si dividono anche abbastanza equanimemente gli arrivi da fuori regione. Il Patrizi-Baldelli-Cavallotti ha una vasta area professionale di riconosciuto livello e, pur in un momento di crisi generale dei professionali, regge con le iscrizioni e attira, si diceva, da fuori regione: in particolare arrivano studenti, una trentina, soprattutto dalla marchigiana Piobbico ma anche da Sansepolcro e dal comprensorio romagnolo del Verghereto.

Per il tecnico Franchetti-Salviani il miglior bacino è Sansepolcro, dove c’è carenza di scuole di quell’indirizzo; dalla cittadina toscana arrivano l Franchetti anche più della trentina di studenti “extraregionali” che si registrano al Patrizi. Per il liceo Plinio il Giovane gli arrivi sono in prevalenza da Apecchio. La situazione trasporti viene definita molto buona con le Marche (il servizio è garantito da Adriabus) mentre più problematico sarebbe il rapporto con la Toscana che, come avviene nell’altro versante regionale al confine con Città della Pieve, tira più per sé che per l’Umbria.

ORVIETANO Per le scuole di Orvieto gli arrivi interregionali riguardano il vicino comprensorio viterbese. Anche a Fabro l’Omnicomprensivo La Porta ha una ventina di studenti da fuori provincia (di cui a San Venanzo 6 alla Primaria e 2 all’Infanzia), mentre 3 sono gli studenti di Cetona/Chiusi iscritti all’IPAA. Anche a Terni ci arrivi da fuori Regione, anzi di più: “Per quanto riguarda l'Ipsia Pertini – dice il preside Fabrizio Canolla - ne ho una decina, che provengono da Puglia, Abruzzo, Sardegna. Per quanto riguarda il CPIA, invece, ne ho 1400 provenienti da tutti i continenti tranne l'Australia”.

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