Terni, l'antidroga mette le manette a un "finto" turista albanese imbottito di cocaina

Nella rete dei carabinieri un altro giovane albanese che spaccia coca a Città Giardino

Terni, l'antidroga mette le manette a un "finto" turista albanese imbottito di cocaina
di Nicoletta Gigli
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Mercoledì 31 Gennaio 2024, 07:57

TERNI - La cocaina da distribuire in città nel fine settimana la teneva nascosta tra le sterpaglie di strada della Forma, nella zona di Vallecaprina.

Una strada sterrata che il pusher albanese di 26 anni, incensurato arrivato in città come turista una decina di giorni fa, percorreva in continuazione con l’auto che aveva preso a noleggio. Faceva la spola per prelevare le dosi di cocaina purissima e andarle a consegnare a domicilio.

A Terni, accerteranno gli investigatori della squadra mobile, ha preso in affitto un B&B al villaggio Matteotti ma invece che girare per musei e siti archeologici era qui solo per spacciare cocaina di ottima qualità.

Quando i poliziotti dell’antidroga l’hanno fermato era imbottito di dosi. Le aveva prelevate tra l’erba di strada della Forma e nascoste sotto al giubbotto e ai pantaloni e dentro le mutande.

Addosso aveva ben 300 bustine termosaldate, pronte per essere distribuite a domicilio ai tanti clienti che ordinavano la dose con una telefonata o un messaggio. Altre duecento dosi gli investigatori della squadra mobile le hanno recuperate tra le sterpaglie.

Se non l’avessero arrestato, nel fine settimana avrebbe piazzato qualcosa come più di due etti di cocaina. Avrebbe intascato 25mila euro e poi forse sarebbe rientrato in Albania.

Le cose per lui si sono complicate perché alcuni residenti di Vallecaprina hanno notato quell’auto sospetta e, temendo che a bordo ci fosse un ladro d’appartamento, ha dato l’allarme alla polizia. La Volante l’ha fermato e controllato ma su di lui non sembravano esserci ombre. Insospettabile e senza macchia aveva in tasca un permesso turistico.

La squadra mobile l’ha seguito e ha attesto che raggiungesse la strada dove nascondeva la droga. Quando è risalito in macchina è stato fermato e perquisito e dagli indumenti sono saltate fuori le trecento dosi. Ora si indaga su quella che assomiglia sempre di più a un’organizzazione strutturata che dall’Albania gestisce una buona fetta dello spaccio di cocaina.

Quello finito in cella a Sabbione è l’ennesimo albanese incensurato arrivato in città con un visto turistico solo per distribuire la droga.

Qualcuno gli ha fornito i contatti con i clienti, che lo chiamavano e poi lo aspettavano a casa o nel luogo concordato per la consegna.

Di fronte al giudice il 26enne si è avvalso della facoltà di non rispondere e resta in carcere in attesa del processo fissato per il 28 febbraio.

Mentre l’antidroga lo stava bloccando con la cocaina i carabinieri hanno messo le manette a un altro turista albanese. Ha 19 anni ed è stato fermato mentre cedeva due dosi di cocaina a un 46enne ternano segnalato alla prefettura come assuntore. Il blitz andato in scena a Città Giardino ha permesso di recuperare addosso al 19enne altre sette dosi nascoste negli slip. E 350 euro in contanti ritenuti frutto dello spaccio.

Il giovane ha passato la notte nelle cella di sicurezza della caserma di via Radice in attesa della direttissima. Il giudice l’ha rimesso in libertà disponendo per lui il divieto di dimora in provincia di Terni.

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