Terni, l'appello della questura agli stranieri: «Quasi mille e 500 permessi di soggiorno da ritirare»

Il questore Failla: «Ferrei con chi non rispetta le regole ma attenti ad accelerare le pratiche per chi vuole integrarsi»

Terni, l'appello della questura agli stranieri: «Quasi mille e 500 permessi di soggiorno da ritirare»
di Nicoletta Gigli
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Domenica 11 Febbraio 2024, 08:44 - Ultimo aggiornamento: 09:28

TERNI - «L’ufficio immigrazione della questura di Terni comunica che sono in giacenza oltre mille permessi di soggiorno da ritirare. Gli interessati al ritiro sono pregati di recarsi in via Antiochia, 12, nelle giornate di lunedì e di mercoledì dalle  14 e 30 alle 17, muniti della ricevuta e del vecchio permesso di soggiorno».

L’appello della questura è a tutti gli stranieri che hanno presentato la richiesta di permesso di soggiorno ma che poi, non si sa per quale ragione, non si sono presentati a ritirare il tesserino elettronico.

Il numero dei permessi in giacenza è aumentato a mille e 248 perché ieri mattina sono arrivati altri due scatoloni con dentro i tesserini dell’istituto poligrafico dello Stato.

Ogni volta che un permesso di soggiorno è pronto arriva l’sms sul cellulare del titolare, che viene invitato a ritirarlo in questura.

Ma ad oggi oltre mille stranieri non si sono preoccupati di andare a prenderlo.

Eppure è un titolo fondamentale per chi vive e lavora qui, con la questura che ha rafforzato il personale dell’ufficio immigrazione proprio per dare risposte in tempi brevi alle tante richieste.

«Abbiamo rinforzato le misure organizzative e, come siamo attenti e ferrei nei confronti della clandestinità e di chi non rispetta le regole, siamo molto attenti e accoglienti per risolvere in tempi brevi le pratiche per il permesso di soggiorno, un titolo fondamentale per il cittadino straniero che si vuole integrare e vuole lavorare in città» dice il questore, Bruno Failla.

I numeri sono significativi. Nel 2023 la questura di Terni ha acquisito 5755 richieste di permessi di soggiorno e ad oggi sono 4217 i permessi realmente fatti.

A fronte del consistente numero di domande presentate ci sono stati 95 tra rifiuti e revoche. I rifiuti sono stati 86 e sono legati a situazioni in cui lo straniero richiedente non aveva una casa o un lavoro.

Nove invece le revoche dei permessi di soggiorno che erano stati rilasciati in precedenza. Hanno riguardato persone che non avevano più i requisiti per restare sul territorio nazionale a causa di reati che, per ragioni di sicurezza e ordine pubblico, impedivano la loro permanenza in Italia.

L’anno scorso ha visto la terza sezione espulsioni della questura eseguire 151 provvedimenti: in sei sono stati accompagnati nei loro paesi, Marocco, Porto Rico, Macedonia, Brasile e Nepal, altri 29 nei centri di permanenza e rimpatrio mentre 116 sono stati colpiti da ordine del questore a lasciare il territorio nazionale.

La certezza è che all’ufficio immigrazione le pratiche per i permessi di soggiorno, con l’aumento del personale, vanno avanti in modo molto spedito.

Nel giro di pochi giorni i permessi di soggiorno vengono inviati all’istituto poligrafico dello Stato che, una volta stampati i tesserini elettronici, li invia in questura.

Chi volesse avere informazioni sullo stato della propria pratica può consultare il sito questure.poliziadistato.it/stranieri/ e in ogni caso la questura rinnova l'invito a ritirare i permessi in giacenza.

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