Quella della Tct è l’ultima di una serie di vertenze che si sono purtroppo risolte con la chiusura degli stabilimenti e la perdita di centinaia di posti di lavoro. Nel polo chimico ternano, quello più penalizzato, la Lyondell-Basell, multinazionale operante nel settore chimico, nel 2011 ha deciso di chiudere l'insediamento di Terni lasciando per strada 120 dipendenti. La Meraklon Yarn, azienda specializzata nella produzione di fibra sintetica, ha cessato la produzione negli stabilimenti della Polymer nel 2014 con una procedura di licenziamento collettivo per i 240 lavoratori. Nel 2021 la multinazionale indiana Jindal ha deciso di chiudere lo stabilimento Treofan, colosso della produzione della pellicola in polipropilene e delocalizzare. Licenziamento collettivo per cessazione dell’attività per i 142 dipendenti. Negli stabilimenti di Sangemini e Amerino, di proprietà del Gruppo Acque Minerali d’Italia, la vertenza cominciata nel 2018 si è protratta per oltre due anni coinvolgendo 85 lavoratori: due anni di cassa integrazione e giorni di sciopero per difendere il futuro occupazionale messo a rischio. Storia diversa per il Gruppo Novelli, holding familiare operante nei settori della panificazione, produzione e commercializzazione di uova, mangimificio, azienda agricola e cantina vitivinicola.
Nel dicembre 2016 tutte le attività e passività del Gruppo Novelli sono state cedute ad una società del Gruppo Greco, la Alimentitaliani srl.