L'uomo, riferisce una nota del ministero dell'Interno, era da tempo all'attenzione investigativa della Digos di Perugia per i suoi contatti con soggetti coinvolti in indagini per terrorismo, tra i quali l'ex imam della moschea di Ponte Felcino arrestato nel 2007 e poi condannato per reati di terrorismo internazionale. In questo contesto è stato accertato che il cittadino marocchino aveva contribuito a radicalizzare due tunisini espulsi, nel 2015 e nel maggio 2017, in esecuzione di due distinti provvedimenti del ministro dell'Interno emessi per motivi di sicurezza.
Inoltre, prosegue la nota del Viminale, «lo straniero continuava a svolgere lezioni coraniche e prediche ultraradicali presso il luogo di culto Assalam di Corciano, mentre sul suo profilo facebook sono emersi post con i quali condivideva inequivocabilmente l'ideologia e i metodi del Daesh». Per questi motivi, è stato adottato il provvedimento di espulsione a firma del ministro dell'Interno, ed è stato rimpatriato con accompagnamento nel suo Paese di provenienza con un volo decollato dalla frontiera aerea di Roma-Fiumicino.
Con il rimpatrio di oggi, il 64/mo del 2017, sono 196 a livello nazionale i soggetti gravitanti in ambienti dell'estremismo religioso espulsi con accompagnamento nel proprio Paese dal gennaio 2015 ad oggi.
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