Weekend in musica: dagli ukulele
ai nuovi brani in dialetto perugino

Nella foto gli Youkus, sabato al Bad King di Perugia
di Michele Bellucci
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Venerdì 20 Aprile 2018, 20:33 - Ultimo aggiornamento: 20:46
PERUGIA - Il 21 aprile torna il Record Store Day, la giornata mondiale per la salvaguardia dei negozi di dischi, che domani porterà anche in Umbria una ventata di buona musica. Sarà dedicato all'hip hop il pomeriggio organizzato da Musica Musica a Perugia, con i locali Fuzzo Raimi, Daniele "Boda" Rotella e altri ospiti come JM, Chis Kee, D-verse e Cekera. Al T-Trane di Borgo XX Giugno i Warias proporranno live il nuovo disco "Now, it's never", prima del dj set affidato all'Orqestra Cuartomondista. Al Supersonic Record Store di Foligno invece salirà in consolle Emiliano Pinacoli prima del concerto Nicola Puscibaua Papapietro aka Puscibaua.

Tornando nel capoluogo, live gratuito in programma alle 18.00 ai Giardini Carducci con Lil'Cora and the Soulful Gang: per chiudere in bellezza la seconda tappa del settimo Rally dell'Umbria, la band capitanata da Cora Alunni Pini farà ballare grandi e piccini sui ritmi soul anni '60.

Da non perdere il concerto degli Youkus al Bad King (zona Prepo, inizio alle 22.00, ingresso gratuito), il trio di ukulele più in voga del panorama: mentre tutti fanno a gara a chi ce l'ha più grande, ecco il gruppo che si compiace di avercelo piccolo, come dichiarano con il titolo del loro album "A qualcuno piace piccolo". Sul palco Claudio Perini, Fabio Casale, Max Ranucci e Teo Teodorani.

Domenica appuntamento alle ore 17.30 da Umbrò (via S.Ercolano a Perugia) con "Mo' ch'è gionta primavera…", che vedrà sul palco Sara Marini, Goffredo Degli Esposti, Roberto Cecchetti e Mirco Bonucci oltre all'incursione bartoccesca dell'attore Graziano Vinti. Si tratta della presentazione del nuovo cd di canzoni perugine, "cantaPerugia". Il gruppo di musicisti ha rielaborato i motivi tradizionali della musica popolare perugina ed umbra sui quali Renzo Zuccherini ha scritto i testi, spesso basandosi sui temi musicali di antichi balli popolari delle nostre campagne. Musica tradizionale dunque, ma non più legata al mondo agricolo delle case coloniche sparse per le colline perugine bensì nella nostra contemporaneità.
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