L'ex leader no-global Luca Casarini debutta nella sala stampa vaticana durante una pausa del Sinodo per raccontare la sua conversione: una scintilla in mare aperto trasformatasi in una preghiera, diversi anni fa, mentre la sua barca si trovava vicino a Malta ed era stata colta da una tempesta enorme. «Dio mio aiutami tu». Dio lo ha poi incontrato meglio salvando i migranti e facendoli sbarcare sulle coste italiane, spesso dopo settimane trascorse in mare. «Ho incontrato il Signore così». Racconta anche che il tempo dell'aggressività e della rabbia è ormai acqua passata e che nessuno, in fondo, si può stupire se si trova lì, invitato da Papa Francesco a sedere tra cardinali e vescovi per il super Sinodo. Anche lui dovrà partecipare a riscrivere alcuni passaggi su temi controversi come l'amore tra i gay, la questione del gender, la partecipazione delle donne alla vita della Chiesa.
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L'intervento
Si presenta in sala stampa accanto al prefetto del dicastero della comunicazione, Paolo Ruffini e ad un cardinale canadese (Cyprien Lacroix). Il suo intervento è piuttosto semplice e viene formulato con un linguaggio molto diretto. Si definisce un capo missione di una nave di soccorso civile che opera nel Mediterraneo. Poi ricorda che ogni anno muoiono in mare centinaia e centinaia «di fratelli e di sorelle e questo è diventata una cosa normale. Io – ha aggiunto – mi sento privilegiato a soccorrere in mare in un mondo dove si fa a gara a chi uccide più gente. Per me soccorrere è stato un dono infinito che cambia la vita e ha cambiato la mia. Anche coloro che uccidono i povri dicono che li vogliono aiutare, ma noi in mezzo al mare, in quel punto preciso, incontriamo solo fratelli e sorelle. Si incontrano due povertà, perché noi siamo poveri di spirito e non siamo più nemmeno in grado di piangere quando un bambino muore».
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L'esperienza del Sinodo, i momenti di silenzio, le paure per la preghiera, il linguaggio smorzato e l'atteggiamento comunitario vengono definiti da Luca Casarini elementi di ricchezza. «Sto imparando a trasformare rancore in sentimenti di pietà. Cerco di mettermi nei panni dell'altro».
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