Città del Vaticano – Il Giubileo del 2025 possa mobilitare lo «sforzo congiunto» della comunità internazionale per garantire ai migranti la possibilità di scegliere se restare nella propria nazione oppure trasferirsi altrove in sicurezza. Il Papa fa notare per l'ennesima volta che la gente fugge perchè spesso non ha altra alternativa, a causa di carestie, guerre, conflitti a bassa intensità, miseria, corruzione, sfruttamento. Basti pensare quello che sta accadendo in Sudan, con la guerra civile che ha già provocato centinaia di migliaia di profughi ammassati ai confini, molti dei quali pronti a scappare per mancanza di alternative. «I migranti scappano per povertà, per paura, per disperazione – scrive in un messaggio Bergoglio - Al fine di eliminare queste cause e porre così termine alle migrazioni forzate è necessario l’impegno comune di tutti, ciascuno secondo le proprie responsabilità (...) Dobbiamo prodigarci per fermare la corsa agli armamenti, il colonialismo economico, la razzia delle risorse altrui, la devastazione della nostra casa comune».
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Il filo del discorso collega strettamente il fenomeno migratorio e le variabili economiche.«Mentre ci avviciniamo al Giubileo del 2025, è bene ricordare questo aspetto delle celebrazioni giubilari.
La Chiesa sta lavorando in diverse direzioni per aiutare i paesi a riflettere che «ogni migrazione dovrebbe essere frutto di una scelta libera: siamo chiamati ad avere il massimo rispetto della dignità di ogni migrante; e ciò significa accompagnare e governare nel miglior modo possibile i flussi, costruendo ponti e non muri, ampliando i canali per una migrazione sicura e regolare».