Papa Francesco e il prosciutto iberico, lettera a un salumiere romano per ringraziarlo di avergliene mandato uno in dono

Papa Francesco e il prosciutto iberico, lettera a un salumiere romano per ringraziarlo di avergliene mandato uno in dono
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Domenica 3 Marzo 2024, 15:40 - Ultimo aggiornamento: 15:46

Con buona pace dei produttori italiani, per Papa Francesco il miglior prosciutto è spagnolo. Ne è ghiotto di quella in una salumeria di Prati, a Roma, dove sono appesi decine di prosciutti all'entrata, è stata appesa bene in vista una bella lettera di Papa Francesco. «Vaticano, Santa Sede, 7 luglio 2023. Caro fratello, grazie tante per il dono del prosciutto, molto buono. E grazie per il pergamino. Prego per lei e la sua famiglia e prego di non dimenticarvi di farlo per me. Che il Signore la benedica, la Madonna la custodisca. Fortemente, Francesco».

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Stefano Paciotti, titolare di questa salumeria a conduzione famigliare che esiste dal 1970, non nasconde la soddisfazione e l'emozione per la telefonata ricevuta l'estate scorsa.

Non ci credeva. Dall'altro capo della cornetta c'era proprio il Santo Padre: che aveva appena assaggiato il prosciutto cotto, iberico al 100%. Paciotti, in qualità di Brand Ambassador Mondo dell'azienda Rosa, qualche anno fa ha inventato e ricettato a livello industriale, insieme all'azienda torinese, questo prodotto: una partnership al 50% tra Italia e Spagna. «Abbiamo fatto importare la materia prima, cosce di suino iberico razza pura e a Torino, con l'artigianalità e le conoscenze italiane, è stato trasformato in prosciutto cotto», racconta. «L'ho presentato al ministero degli Esteri e nella platea c'era l'assistente personale del Papa, che mi ha proposto di farlo assaggiare al Santo Padre. Il 7 luglio lo ha assaggiato a pranzo e dopo mezz'ora è squillato il telefono in salumeria. Era lui».

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