«Non era una scelta scontata, né obbligata - spiega Marazziti - Afferma un nuovo standard dell’impegno politico, riaffermando la responsabilità etica di guidare, anche con scelte non sempre popolari. Politica come leadership non come “followship” sull’onda dei sondaggi e degli umori mutevoli. Al tempo di crescenti spinte populiste».
«Newsom mette anche la questione etica al centro, e si unisce così ai governatori di Colorado, Oregon e Pennsylvania che hanno già dichiarato una moratoria delle esecuzioni. Oggi 34 condannati a morte su 100 sono in stati in cui non ci saranno esecuzioni. In Wyoming, considerato stato molto conservatore, sono stati i repubblicani a presentare un disegno di legge anti pena capitale. L’Utah potrebbe fare altrettanto, e così gli stati cosiddetti “della Montagna”. Mentre il Texas oggi ha un braccio della morte dimezzato, rispetto a venti anni fa e le sentenze capitali in tutti gli Usa sono scese, dal 1999, da 295 a 42. Potrebbe essere in presenza di una svolta».
© RIPRODUZIONE RISERVATA