Papa Francesco, domenica 19 novembre invita i poveri alla messa e poi al pranzo offerto dall'Hilton

La Giornata Mondiale del Povero è arrivata alla settima edizione

Papa Francesco, domenica 19 novembre invita i poveri alla messa e poi al pranzo offerto dall'Hilton
di Franca Giansoldati
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Mercoledì 8 Novembre 2023, 15:38

Senzatetto, persone economicamente fragili, pensionati che non arrivano alla fine del mese, disoccupati cronici sono tutti invitati da Papa Francesco alla messa solenne che celebrerà domenica 19 novembre e alla quale farà seguito un pranzo nell'Aula Paolo VI offerto dalla catena Hilton. La Giornata mondiale dei poveri sarà l'occasione per riflettere come realizzare una Chiesa capace di incontrare gli ultimi. Oggi il Vaticano ha diffuso il modulo che chiunque può compilare per partecipare e prenotare i biglietti. Il motto scelto per la riflessione comune è un passaggio ripreso dal Libro di Tobia: «non distogliere lo sguardo dal povero».

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L'organizzatore della giornata, monsignor Rino Fisichella pro prefetto del Dicastero dell'Evangelizzazione parla di una provocazione per le comunità cristiane a essere più accoglienti nei confronti di chi si trova nel bisogno e nella necessità.

Francesco nella sua predicazione, sin dall'inizio del pontificato, ha insistito particolarmente su questo punto, incoraggiando la Chiesa in tutte le sue forme ad essere più propositiva e vivace.

Nel frattempo in Vaticano sono stati realizzati punti permanenti per l'accoglienza dei senzatetto: docce, servizi di barberia, mense, alloggi in uno stabile storico adibito a ostello. Inoltre in piazza San Pietro, grazie all'Elemosineria, sono da tempo attivi ambulatori mobili che gratuitamente forniscono visite specialsitiche a chi non può permettersi privatamente medicazioni, vaccinazioni, tamponi Covid. 

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Che Bergoglio avrebbe fatto della povertà il centro del suo pontificato è stato chiaro sin da subito. Lui stesso, i primi giorni dopo l'elezione, ha raccontato di quando nella Cappella Sistina ha immaginato di chiamarsi Francesco, in omaggio al Poverello di Assisi e delle parole sussurrategli dal suo vicino di banco, il cardinale brasiliano Hummes: «e adesso non ti dimenticare dei poveri». Così nella teologia di Papa Francesco sono proprio i poveri a scandire il ritmo. Questo significa che la vicinanza ai poveri, così come l’esercizio della carità nei loro confronti, non è una prerogativa solo della Caritas o dei volontari o delle associazioni.  L’amore per i poveri e la loro inclusione resta una dimensione costitutiva dell’essere cristiano. 

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Al centro dell’Evangelii gaudium la prima esortazione apostolica del suo pontificato, sottolinea come passaggio fondamentale “l’opzione per i poveri”, da intendere come una «forma speciale di primazia nell’esercizio della carità cristiana, della quale dà testimonianza tutta la tradizione della Chiesa»

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